Edina Altara   (Pagine 125 )      Fonte : www.sardegnacultura.it

{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Book Antiqua;}} \viewkind4\uc1\pard\f0\fs24 la giovane autrice. Sulla scorta di queste prove iniziali, it pittore invith Edina ad esporre nella sala sarda prevista per la Secessione romana del 1915, della quale gli era stata affidata la cura; andato in film\'b0 it progetto della sala a causa di una serie di ritardi organizzativi e dell'entrata in guerra dell'Italia, l'esordio pubblico di Edina viene rimandato solo di un anno. Nel 1916, a Sassari, alla mostra del- la Mobilitazione Civile, i suoi lavori strappano esclamazioni di meraviglia a commentatori per i quali la stessa tecnica del collage (la cui legittimazione in camp\'b0 artistic\'b0 era piuttosto recente, risalendo appena al 1912 e alle sperimen\'actazioni cubiste di Picasso e Braque) costituisce una novita: "Dipinge in modo singolare; sovrappone pezzi di carta colorata sul fondo oscuro ed ottiene le figu\'acre che vuole e di sorprendente effetto";4 \'abcon poverissima semplicita di mezzi ha collocato minuscoli pezzi di carta, tela, filo, per l'impressione piit immediata e felice";5 al \par Q'Siter0, CM485 x 87,5. \par l'altra che ai piedi della scala guarda it bimbo \par 166. Lataiatet: \par piccolo lasciarsi scivolare sulla balaustra, mentre\tab CROCEFEIONE \par genitore dall'alto rimprovera col dito alzato.\tab (secmda meth zond \par Cinquezouriavi Swan& \par Come quello delle sculture, lo stile 'e elementare, poe-\tab torezrotte, scepp ot, n2 \par tico nella suasernplicitk ma allo stesso tempo di rnira-\tab 47,5 x 2a5. \par colosa precisione nel registrare i dettagli dell'arnbiente\tab 167 ?Said Ille(tY4 \par e le particolarita della rnoda del tempo, ricordate fe-\tab TRADIAIENTO DE \par GIUDA eamelez meta \par delrnente a distanza di piti di mezzo secolo eiTu hai\tab erAw\bullet Cioquaotez-pthvi \par lo specchio della mennoria nella testa*, corru-nentava\tab eaz.m&d, ttraett4 \par capitol'. al Q:ctaty,,o, Edina). Luoghi, abiti, arredi, ma anche sfurnature del\tab 47:c \par costume e degli usi sociali sono nitidarnente fissati in \par tele come L'Aild (fig. 171), in cui la sala del Teatro Civic\'b0, sotto la volta de\'accorata a putti e ghirlande, accoglie tune le classi, la nobilta e gli alti gradi del\'acl'esercito nei prirni ordini di palchi, e via via salendo Yalta e media borghesia, fino agli studenti e alle maestrine pressati nel loggione; o Il bagneao Po7to Tirms (fig. 168), in cui al chioschetto e alle cabine del ceto abbiente fa riscon\'actro sullo sfondo it capanno del pastore. Piccoli capolavori di humour e di fi\'acnezza di osservazione, i quadri di Lavinia sono l'equivalente di un libro di me\'acrnorie, un viaggio a ritroso nel tempo attraverso la pittura. \par 100 \par \par \par \par n:~ \par \par S` \par R. \par Z \par \par Ill \par 168. Leto let .4.671> Z RECORD() D'HVEINV,A BAGNErro DLPOTTOrORRES 1271 olio Rs teh can 57,2x \par 162. Leadedet aro, GIARawErro zwrepAro, 1274 olio AL teh n 642 x 70. \par 170. Lea/ivies Akeet,, coArcercro 11,7 sAzorm \par Cvdmi demi Stmenh,), olio scz tette, cm 41,4 x 67,4\tab 171\tab Atret, L'AIDA. 1975 \par 0.25.0 AZ te&4 CO) 68 x 242. \par \par 105 \par \par 172 \par 172 Love\bullet d A&ro I CP2S7"ALIZ 1964 collysedi cane rtampate so& aistedlos fond* set cristallo opaBoo, a>., 104x 88. \par 106 \par IRIDE: BELLEZZA E BIZZARPJA \par Di poco successivo al debutto artisti- co di Lavinia 'e quello di Iride. La \par minore delle Altara sembra aver comin\'acciato a dedicarsi all'arte applicata dopo la meta degli anni Cinquanta; nel 1956 la troviarno insierne a Lavinia tra gli esposi\'actori della Mostra dell'Anigianato di Sas\'acsari, importante episodio dell'attivita di rilancio dell'artigianato sardo avviata nel dopoguerra da Eugenio Tavolara e Ubal\'acdo Badas. I due artisti hanno intrapreso un'opera di riorganizzazione e di riqualifi\'accazione estetica della produzione isolana the cornincia a dare frutto in campo in\'acternazionale; la rinascita delle botteghe tradizionali che avviene dietro it loro irn\'acpulso stirnola anche diverse esperienze individuali di artisti, spingendoli a rivol\'acgersi alle arti decorative. A questo conte\'acsto, oltre che all'esempio delle sorelle, va probabilmente ricondotto l'esordio creativo di Iride, the del resto era gia in contatto da alcuni anni con it mondo artigiano attraverso la sua arnicizia con Ivlaria Serra, proprietaria a Sassari della Bottega dell'Artigianato. Serra, che a suo tempo aveva cornrnercializzato nel proprio negozio le cerarniche di Edina, era una donna cotta e intelligente, a sua volta motto vicina a Eu\'acgenio Tavolara. \par Iride e delle tre sorelle quella che rivela it gusto pill' spiccato per it capriccio e la bizzarria. DaIle sue mani escono scatole (figg. 176-178) rivestite in per\'acgarnena e ornate di putti, scritte e cartigli tracciati a inchiostro, assemblaggi di coma animali, campanacci, nastri e broccati, ed altri piu stravaganti og\'acgetti (figg. 174-175) in pergamena dipinta, como, patina nana, filo metalli\'acc\'b0 e altri materiali: oggetti che assornigliano a cornucopie da cui spuntano mazzi di fiori, ad anirnali fantastici, a dragoni cinesi. Invenzioni surreali se non sun-ealiste, per le quali tuttavia it ten-nine di paragone piu vicino e it ri\'acsultato di un cadavre xquis, it gioco surrealista in cui ciascuno dei parteci\'acpanti continua it disegno di un altro senza aver visto l'imrnagine su cui sta \par \tab 17$ \par la bide &tea wgli and rnwteri.\tab\tab \par \par 107 \par intervenendo. Come quei disegni, le costruzioni di Iride hanno I'aspetto ec\'accentric\'b0, sregolato ed incoerente di creazioni dell'inconscio. \par Altrettanto insoliti sono i lavori the realizza in corda di palrna nana (materia\'acle riportato in onore in Sardegna dalla ripresa della cestineria tradizionale grazie agli sforzi di Tavolara), piccole figure e testiere di letto (figg. 179-180) tune curve, riccioli, cuori e volute, o quelli che esegue piegando e avvolgen\'acdo della treccia di fib di rame, del tipo irnpiegato per i cavi di alta tensione. Le immagini sconvolte di San Lorenzo con la graticola, le tremolanti figure di Nettuno con it tridente, i crocefissi contorti (figg. 181-183) sernbrano reinterpretare con un tocco di ironia i drarnmatici palpiti e gli ondeggia\'acmend dell'arte barocca, alla quale irnplicitarnente rinvia anche it gioco con\'accettuale che porta Iride a simulare effetti di dinamismo e leggerezza con un materiale in realta pesantissimo. \par \par 174 Iride Atm CORRUCOPIA CON FAGIANO (& ,i Cioquaota-S5x,v,t4 mwo, perganme4 ottoo4 fit, 451firro thwan, itukion7i "Inail, pabvavema \par h 46,5: \par 174 \par \par \par t\'84 St \par A A* \par kiafr \par # \par vosi \par 175. bide At...%tra, CORNUCOPIA CON CAVALLUCCIO Ampffizo (ami Ciolwalta-Se...ttnte.) \par cono, perszemmei, \par fit 'A fiwo vneato, Ian...vire Agorae, pabna \par ile20(4 CM1375: \par Qune &von nano \par cmcontra:rat' da bollino ad.vivo as" tonna ovals Ar.o..7pat, in non e argent., on, Ea 'Admpi: Icicle Akan Sassvi. \par 109 \par GIOCATTOLI ITALIANI \par Se l'approdo di Edina Altara al giocattolo puO apparire come uno sviluppo naturale della sua attivita precedente, bisogna anche dire che nasce in un momento di vivace interesse verso questo tema progetmale. Fin dai primi del Novecento, l'impegno degli illustratori nel disegno di oggetti e arredi per I'infanzia aveva avviato una riqualificazione estetica della produzione. Con lo scoppio della guerra, l'esigenza di un rinnovamento del giocattolo italiano s'impone con forza per ragioni economiche: si avverte infatti la necessity di contrastare la concorrenza dei paesi stranieri e in primo luogo quella della Germania, leader indiscussa del settore. Sorge cosi un movimento di artisti, intellettuali e imprenditori per la creazione di un giocattolo italiano moder\'acno, che coinvolge figure come Gabriele D'Annunzio e lo storico dell'arte Roberto Longhi; sull'argomento si accende un dibattito sulla stampa; vengo\'acno organizzate diverse esposizioni che puntano a proporre modelli alla futura industria nazionale, e alle quali gli artisti aderiscono prontatnente. \par E in una di queste rassegne, la Mostra Campionaria del Giocattolo, aperra a Milano nel novembre 1916, che Edina presenta per la prima volta le sue co\'acstruzioni di cartone, ottenendovi una medaglia d'argento; subito dopo le ripro\'acpone in una mostra analoga al Lyceum, nel matzo 1917. L'esordio milanese e segnalato con immediato favore da Raffaello Giolli, voce ascoltata della critica cittadina. Persuaso della centralith del tema del giocattolo nell'arte contempora \par flea, sulla sua rivista Pagine dArte Giolli non lesina gli do- \par 4. UNMOIVIJO\tab gi all'artista: oPareva che queste costruzioni a cubi a piani \par DI CARTA, testatina per\tab a squadre dovessero uscire dalla conoscenza e da una \par R. Goa da La Sorgente, \par settembre 191z\tab esperienza d'arte moderna straniera, intelligente e larga. \par \par 11 \par W\\\\ . mum ..... \par \tab 176 SCATOLA (avyd Ciperapt.ct-Sescor4 \par L% o, pergavmoa car& tbIr4prita, Seiostro, oro, an J5 x 16,9 x 12 \par 177 SCATOLA awl Cioque.ota-Se..vioted &goo, per:gamma curia rtzempt&i., ediostro, oro, ar255x1659x12 \par 178.\tab SCAram Cisoluefrdez-Soltv,&.) lesoo, posezmara CST rtsfrepatz, echiosiro, oro, cm6x17x11. \par 179.\tab ANGELO (atmi Cequefrdez-Secaota) twdezzapalrnet \par a(e0 ann;Qa \par x 265. \par 180. TESnER4 \par D. .E.ErrO Cioquantet-Se...ccota) trecdeudi" ?dna \par cePP 4vnivez metali (r.4 h weix cm 150. \par Sou. opethepera..t \par zirtlicaziopi: ilfiocco iP, &..syczto e fi di pergemleort \par \par 111 \par \par \par 181. SAN LORENZO, (ami Cequewta-Sexqty)&) freald tebl4 \par C??.+325X 24X IL \par aa nErruto, \par irami \par /mead di &ems \par cm395 x335 x 19. \par 183. cRisro, \par (ami Glue" ta-Senti) &wad di ?dm. e cr,v54x.39x16 \par 184 MEIESTPELLO, (ami CAncamtx-Sessen4) frecddS &me& cm 40 x x /3. Mr \par 185. CL=A \par (and CSque.52tez-Se'x,..zote) &wad di &ems \par cm 39 x.31 x 16. \par 185 \par 113 \par EDINA, IRIDE, LAVINIA: L'ESTETICA DELLA DOMESTICIT\'c4 \par \par 186.\tab E&a Autry TECA CON &PEGG/1.70 (1978), syeadno acid:an, kV., Veir4 cand.; Ismauttargento col.redez cr.> 129 x 65 x 45. fact.fri ce fax nyilizzetto foto di ra teae per Ea fist:ad)" kids NetOW\tab oAr..,Yiene de& now. \par 187.\tab Appar&M162i0 d bide an.; &issiii .deco.rozione *A tge sper.,t'il muskeg e flange .4infr (anoi &trants). tintovento fie milizz.edo bide co, faiwo di Edna \par n aspetto dell'attivita delle \par Al \par tara che oggi siamo in grado di valutare solo in piccola parte, ma che concorre in modo significativo a determinarne la personalita artisti\'acca,e quello che riguarda la casa: un ambito creativo cui ii Modernism\'b0 ha negato dignita, e che ha anzi rele\'acgato agli antipodi dell'arte "alta".5211 salotto ottocentesco ingombro di ninnoli e tendaggi, tanto amato da Edina e dalle sorelle, era la bestia ne\'acra degli architetti razionalisti, I'anti\'actesi degli intemi spogli ed essenziali che questi propagandavano; le sue associazioni sentimentali e it suo ras\'acsicurante senso di comfort erano osteggiati dall'arte d'avanguardia, che - a dispetto del perdurare in pit\'actura dei soggetti di vita familiare - riteneva la domesticita inconciliabile con i valori "eroici" del Ivloderni\'acsmo. \par D'altro canto, sin dalla fine dell'Ot\'actocento aveva cominciato a prendere forma un'estetica borghese della de\'accorazione che attribuiva capacita creative alla padrona di casa - in contrasto con l'atteggiamento inval\'acso intomo alla meta di quel secolo, che faceva di lei solo un simbolo dello status sociale del marito - e concepiva I'interno domestico quale sfera di espressione e luogo di for\'acmazione dell'identita femminile. Lo stesso Pond rnostra di condividere \par 114 \par \tab 167 \par \par queste idee: strive infatti che amolto spesso una signora arredandosi la casa pu\'f3 far meglio dell'architetto)03 (anche se poi consegna alle sue clienti case gia arredatissime) e incita le lettrici di Stile a farsi carico della responsabilita di definire, tramite l'an-edamento e I'aoquisto di opere d'arte, I'ambiente del- la vita quotidiana.% \par Piu che un ruolo inventivo, tuttavia, alle donne si riconosce it possesso di tecniche di imitazione, appropriazione epastiche.55 I I elicor domestic\'b0 e vi\'acsto come it prodotto di un'estetica del collage e dell'assemblaggio, operante a partire da elementi gia dad. E un'estetica che Edina sente vicina a se, e di cui fa la base delle proprie rnanipolazioni della scena quotidiana, liberando\'acne it potenziale fantastico, segretamente anarchico e irregolare. \par Sono andati perduti gli interni delle case da lei abitate a Milano, una prima di cui si ignora I'ubicazione, una seconda, che i familiari rioordano grande e bellissima, in via Manzoni, fino alla mansarda di via Montenapoleone degli ultilni anni, dove Edina trascorreva notti insonni a dipingere e bere cafre. Si conservano invece, almeno in pane, gli appartamenti di hide in via Roma a Sassari (fig. 187) e di Lavinia in via Regina ivfargherita a Cagliari (figg. 188\'ac190), che l'artista aveva contribuito ad arredare, inventando dettagli e solu\'aczioni insoliti. Comune alle tre sorelle e un gusto immaginoso e ricco di co- lore; la casa diventa per loro it teatro di una continua rappresentazione in \par 115 \par let\tab \tab 188. tame.** ell live ia Nein Geist, 'ezlittorke. 4.tpipa tromp:-Post teraptra (are S.....ty2te). It mot delleteleenalas .:reitet \par emed \par ,r\tab peck:, 447. gr. epub5 e les." dipeto (awls \par \par cui la quotidianita acquista tratti inediti grazie a eccentrici mobili e lampa\'acdari, putti in legno, dorature, baldacchini dipinti e find tenclai, come quello soenografico del salotto di hide, realizzato da lei e Edina (se ne con- sepia anche it progetto grafico) con pagine di antichi spartiti rnusicali. \par Per questi arnbienti, Edina crea specchi acidati (fig. 186) la cui acqua torbi\'acda e incomiciata da fiori in lamina rnetallica colorata e da passamanerie, ar\'acmadi "alla Fomasetti" omati da applicazioni di motivi tratti da stampe, por\'acte blanche lactate con pannelli di specchio e sopraporta ovali di sapore settecentesco, teche di specchio racchiudenti bouquet cinti di fiocchi e coc\'accarde, con un occhio all'Ottocento e Nitro al Barocco. E un po' tuna baroc\'acca e l'atrnosfera the aleggia nelle case delle Altara; molti elernenti d'arredo provengono da chiese sarde, i cui parroci nel dopoguerra si erano sbarazzati di mobili e altari del Sei e Settecento, ansiosi di sostituirli con qualcosa di piu "moderno". Nessun reverenziale timore frenava le sorelle dall'adattare questi arredi alla propriavisione, rnanipolandoli e rielaborandoli. Un paliot\'acto diventava, con opportune rnodifiche, una console, una cornice di niochia in legno dipinto forrnava it centro di un' \'e1tagere, una volta aggiunte ai lati due nicchie identiche, accuratarnente imitate. Gli oggetti d'epoca erano arnati anon palpiti d'oggi, con irnpressioni d'oggi, con gusto d'oggi\'bb, giac\'acche, scriveva Edina, per far esistere ancora it passato ooccon-e non scim\'acrnieggiarlo ne imbalsarnarlo nei musei, ma trattare i mobili come cose vive e non come "rnobili d'arte". Trattare i mobili bellissirni, arnorosarnente, co\'acme veri mobili da adoperare, anche se bellissirni\'bb.95 \par 116 \par \par 117 \par le) \par 19) \par NOTE \par \par G.lip \par UE. IT \par 15. GOIK\bullet lho l000ludi on, in USK. \par 65. no\tab 15, 1915. p. TO. not. 11 \par Balo. \par diPi(ttn ;It= 15.g.1917 \par 1.110 1917. K 1 T \par .\tab 17. \par 8.85p.8.0.4,..1.811188.8.119175 8. HO. \par WO:\tab MI. Di pod pdmi dipind \par Aro opmecir \par EK K. Kraus. Oen er.ovanti,lilann 1979. ES CO Bram Orilurra. 0.6 \bullet IF\bullet rmi, ain \bullet f Coodwr. \par NO \par Torli.0.811986, 129 u. \par L Naar., 'An...mai r1100.000. GO. E010 0J0. in 0 Goo. X... \par TI \par 6..io 19E1. \par C..E.\tab maioindo. \par de. in Tndo, Ron.. nun. 1.1. \par %a %CM innuo del Kidonto old. Lunn fiv.ta. Rom., 30 6..1931. \par 33. A.\tab oid.,\tab ,onda \par 1, in Roiro dia.\tab 811. \par E\tab 1931. p..3. \par 87 nor. O.- \par 118 \par 35. It Efanca. "II don. 7773.1.773.331c117 P\bullet 3 \par ;377,531. \par 1=. Atri\tab t LP.= 73 \par 3,3.1930. \par 37. Sulk 333133364iale Oppo. cf. CO* \par I\tab 1337.744. \par 39 O3 \par 433,4D.dI39Lpp 993 \par ?95,. 11, lin Lgideu r\tab h \par 277=7.1t r L. lara mt.. 7:It \par 0.3/./54.7.731ilam NOE, 13 3,30.,3 42.1. De Cuary. 1+1.1! AI* noln. 9.74-15., A. .2004,154. \par p 11 \par 13. E\tab 711n3.3.3131..333i it.31i.n. I \par 38.3.7'7 E177E773,67 77.777E734,37.77". \par Gem.\tab 92.113 \par lam 193E \par ON 0, TM\tab ME p.30. \par apik 1941 94. 33 \par Cf7 CA. liccd 33313.,..."43353 75,5,77 \par \par \par \par lnvece questa gio-vinetta sarda ha soltanto acuito, nel riser6o tranquillo della sua famiglia, i suoi spontanei desideri infantili; e s'\'ea creata quest'arte deliziosa e serena Certe mosse che si esprimono in un solo segno di sintesi intelligen\'acce, certe squadrature audaci che non defon-nano ma costruiscono, certi nessi riassuntivi, oene linee architettoniche e certe osservazioni coloristiche di sem\'acplicita ricchissime possono insegnare a mold degli artisti e non diciamo solo ad artisti vecchi ma anche a giovani d'avanguardia che quel the qui esce con spontaneity lirica essi usano trasportare dalle teorie parigine nei Toro quadri con fatica pesante e sterile\'bb? \par \par At, iikA, \par s. azocArrotz \par DI CARrONCZNO COLOPAFO, \par Era p:riom, blio 1917 \par 6-8. GlOcArrozz \par DI cAproprzto \par COLORAr0, <1,1 iigi rdiro della Donvanica, \par 16 ott4re 1921. \par 9. azocArrau DI cAproAczto cozawro,dei \par Em corium, 4,lio 191 7 \par 12 \par \par CRONOLOGIA \par Le sorelle Lavinia (1896), Edina (1898) e Iride (1899) Altara nascono a Sassari da Eugenio, medico oculista, e da Gavina Campus. La coppia ha gia una figlia, Aurora, che sara l'unica a non praticare alcuna forma d'arte. Nessuna delle sorelle consegue una fon-nazione artistica, ne prosegue gli stu\'acdi oltre la scuola normale. Fin da barnbine le Altara rnaneggiano perC) con disinvoltura matite e colori e si divertono a giocare con la carte, ritagliata. \par 1914 Probabilrnente in questo periodo Edina comincia a realizzare i primi collage. \par 1915 Giuseppe Biasi e incaricato di curare, insierne allo scultore Francesco Ciusa, l'allestimento di una sala sarda alla Secessione Rornana, e progetta di includervi i lavori di Edina. I I progetto va pere, a monte a causa dello scop\'acpio della guerra. \par 1916 In setternbre Edina partecipa alla ivlostra della Ivlobilitazione Civile a Sassari, oon collage in carta, tela e filo. In novernbre e presente a Milano alla Mostra Carnpionaria del Giocattolo italiano, nella quale ottiene la rnedaglia d'argento con dei giccattoli in cartone colorato. II critic\'b0 Raffaello Giolli, diret\'actore della rivista milanese Patine d'arte, comincia a interessarsi del suo lavoro. \par 1917 In matzo Edina espone i suoi giocattoli alla Mostra del Lyceum a Mi\'aclano. Sernpre a Milano partecipa, insieme a Primo SinOpico, IvIelkiorre IvIelis e altri artisti, alla Mostra Sarda organizzata da Biasi nella Galleria Centrale d'Arte di Palazzo Cova, in maggio. II suo lavoro viene segnalato da critici come Margherita Sarfatti, Vittorio Pica (che dedica un lungo arti\'accolo a lei, Biasi e Sinepico su Emporium) e Ugo Ojetti. Giolli se ne fa soste\'acnitore entusiasta. \par Partecipa alla KIX Mostra della Societa degli Amid dell'Arte di Torino, nel\'acla quale it collage ;Ma tan degli intrcia,ri .5474 "Gems salva klu" (1916) viene acquistato dal Re. Lo scultore Leonardo Bistolfi e lo storico dell'arte Corrado Ricci, allora direttore generale per le Antichita e Belle Arti, scrivo\'acno alla giovane artista lettere di elogio. \par 1918 Lavinia sposa it den-natologo Saverio Granata e si 19\tab trasferisce a Cagliari. Dal matrirnonio nasceranno quattro\tab 192 It sore& kiitert Cagli ore oellettwto 1.11937 Dez01 finl: hide, LaVel4 \par \par 121 \par figli: Maria Adelaide, che muore a poco piu di un anno, Mario (1922-1960), Gavina (1924), Benedetto (1934). \par 1919 Edina e presente alla Ivlostra d'arte decorativa lombarda, organizzata dall'Umanitaria, e alla mostra femminile del Lyceum. Comincia a dedicarsi all'illustrazione, collaborando con &vista Sank e In penon2bra. \par 1920 Collabora con 11 giornalino della Domenica ed esegue disegni (tradotti in xilografie per la stampa) per i numeri unici dell'Associazione Universita\'acri a Sassarese. \par 1921 Edina partecipa con successo alla Mostra d'Arte del Circolo Universi\'actario Cattolico di Cagliari. \par E probabilruente in questo periodo che Eugenio Altara abbandona la mo\'acglie per trasferirsi a Casale Monferrato, dove risiedono alcuni suoi parenti. Edina e l'unica delle figlie a seguirlo. \par 1922 Edina collabora con Cuor elOro e La donna. Partecipa alla Ivlostra Sardo-Piernontese di Alessandria. \par Sposa l'illustratore Vittorio Accornero de Testa (in arte IvIax Ninon), cono\'acsciuto a Casale IvIonferrato. La rivista pubblica nella cronaca monda\'acna la foto della partecipazione di none, disegnata da entrambi. Dopo un primo periodo trascorso a Casale IvIonfen-ato, la coppia si trasferira a Mi\'aclano. \par 1923 Da sola o - piu spesso - in coppia con Ninon, Edina collabora con varie riviste, tra cui 11 Giornale hi Balilla, Not e it mondo, Lie/el. A queste collaborazioni se ne aggiungeranno phi tardi altre per Fantasie d'Itall a, Sce\'acnes illustnita, Per voi signora. Con Ninon illustrera anche una trentina di vo\'aclumi, per lo phi editi da Paravia. Lavora anche nella pubblicita, disegnando calendarietti per dine di cosmetici come Inset e pth tardi Giviernme. \par hide sposa l'avvocato sassarese Francesco Nonis, proprietario terriero. \par 1924 Edina figura nella mostra degli illustratori del Giornalino dell a Dome\'acnica organizzata da Giuseppe Fanciulli a Milano, a Bottega di Poesia. \par 1929 Partecipa con alcuni collage alla Ivlostra d'Arte della Primavera Sarda a Cagliari. \par 1931 Espone alla II Mostra Sindacale Sarda di Cagliari. \par 122 \par \tab 19,3 \par \par 1935-39 Edina si separa arnichevolmente\tab 193. Le melte /*camlamecdre coot \par fit* el oi pthvi awe rrevta.\tab ththirei: \par da Accornero. Poco dopo apre un atelier \par E n8elcovro: avect Covv.vpus, ln4 \par di moda nel suo appartamento di Mila-\tab 7.41/eld. Foto of Alfido Fed. \par no, irnpiegando tre o quattro sane e atti \par rando una raffinata clientela. \par Si dedica alla cerarnica, realizzando disegni di terna folkloristico sardo per piatti e rnattonelle prodotte dal negozio Margelli di Sassari attraverso le Ce\'acrarniche Faentine di Minardi. Si conosce un piano prodotto dalla Lend. \par 1940-44 Chiude la sartoria a causa della guerra. Interrotto i1 rapporto con Margelli, sempre a causa della scarsita di mezzi dovuta al periodo bellico, co\'acrnincia ad utilizzare per le ceramiche la tecnica della decorazione a freddo. I ride e Lavinia collaborano con lei, trasportandone i bozzetti con colori sintetici su mattonelle e piatti smaltati di bianco. Questa produzione viene comrnercializ\'aczata in Sardegna attraverso la Bottega dell'Anigianato di Sassari, la cui proprie\'actaria Maria Serra, arnica della Altara e panicolamiente di Iride, a in stretto rap\'acporto con Eugenio Tavolara, scultore e designer alla cui opera di orientamento e riorganizzazione si dovra nel dopoguerra la rinascita dell'artigianato sardo. \par Dal 1942 Edina collabora con copenine e fig-urini a Bella, rivista fondata da Gio Pond, al quale a vicina e che la coinvolgera in van progetti decorativi. \par 1946 11 nurnero di febbraio di Stile (un'altra rivista di Pond che gioca in que\'acsto moment() un ruolo irnponante nella definizione degli orientaa-nenti del design e dell'architettura in Italia) pubblica un articolo di Edina, "Ivli bane it cuore", che riassume it suo atteggiamento verso I'arte e la decorazione. \par 1947 Realizza decorazioni in timpe-l'o6il per tavoli di Pond prodotti da APEM e Radice di Milano. Un tavolino figura nella rnostra Lo stile nell'ar\'ac7r.damento moelerno, allestita a Milano nell'atelier di Fade Cheti, creatrice di tessuti di arredamento che lavora con artisti e architetti. \par 123 \par 1958 hide e presente alla III Ivlostra dell'Artigianato sardo di Sassari con al\'accune figurine e una testiera di letto in palrna nana intrecciata. Le viene asse\'acgnata una menzione di merito. \par 1960-63 Dopo la more del figlio Ma\'acrio, nel 1960, Lavinia comincia ad ese\'acguire i collage fotografici con fiori, uc\'accelli e minerali, quindi i collage reakzzati con figure dipinte da lei stessa, the ri\'actraggono scene e personaggi della Sas\'acsari dei primi anni del Novecento. \par 1969 Lavinia passa dal collage alla pit\'actura ad olio. La sua prima tela, La don\'acna Julia tuna, le e suggerita dallo sbarco sulla Luna.\tab \par \tab 1.94 Edira visa net sao sta.' o Mika\bullet . a fru, dtgli demi Cioqualtzt \par \par 1970 Lavinia espone a Cagliari presso gli "Arnici del Libro". 1971 Lavinia partecipa al] Premio di pittura "Ducato di Parmt \par 1973 Partecipa alla II Mostra I nternazionale d'Arte Naive a Cagliari e al I] Premio "Ducato di Parma". \par 1974E presente nella rassegna I natfi italiani e farts popokre a Villa Carlotta di Tramezzo, anal] Rassegna d'Arte Na\'efve di Zagarolo, all'Estate nat.fi di For\'acte dei Ivlarmi e a una mostra collettiva presso la galleria C&B di Como. \par E in questo periodo the Edina lascia Milano e va a vivere a Sassari in casa di lride. \par 1975 Morte di Lavinia. \par 1981 Morte di Iride. Edina rimane con la figlia della sorella, Vittoria, e con la famiglia di questa. Dando segni di squilibrio mentale, viene piu tardi rico\'acverata in una casa di riposo a Sassari, l'Istituto Paolo VI; poiche rifiuta di re\'acstarvi, viene trasferita in istituti analoghi prima a Cagliari, quindi a Lanusei. \par 1983 Morte di Edina. \par 125 \par \par C. \par 2 \par \par 16 \par - PASTORELLA 10-15. .,, cua A, SADA' 7 /c10, LA t CAVALL"" \par VANDALt IN \par ONAadi \par MP1 \par LA\tab WA. SU \par c\bullet AmpAG.\tab\bullet eat\'b0 \par _ ublArrz .v., . La \par AMS\tab ,,,tnaV4 4'4 \par tr., a2 0\tab\bullet\tab 2 \par ea'\tab 20 fiara \'b0 1922. \par donna, \par mil Ed \par ZOCAT- - \par 16 G \par COLD aze0, /NOfito MAC\bullet b \par CAR tan \par pAlei\tab\bullet re \par 917 memprato d?' \par Ce..644 \par \'84a\tab Bafitro. \par ye?, Ayi0t,19 \par =HZ -i SAN \par d DANiA \par D \par 17 z 1,7C0 evn \par teEC' ere 67: i\bullet Q?".c 54,0 red.71111; e.r>77t4'oe: O s eisatm; a"i z \par \tab 7 \par donna, 2A a Coe& DOME\\ e 040.026. et/ag ed. co20Tfimmi, 222. \par well 921 nb7SE al BARBA \par ag. .22)20),ROSE dabs tit). \par .\tab 4.01,r'e. e \par OS. 22) &d.\'84tia .:elocato \par 14 \par \par 13. .NELLA TERRA DEGZI WTREREDI SARDZ 'GESUS SALM FLU" PESO SALVATa0.9, 1916 Coed edrte aolnrate, al 41 x Rmez, paithzwio ails-tic* IdQualm& \par L'onrez i &qui start &I Re mild aroma o.'e&Soaeld 3 altrettante condizioni favorevoli ad una piena realizzazione artistica. A sua volta Giolli esalta su Patine el'Arte la creativity fernrninile, che arriva con naturalezza la dove non arrivano i faticosi cerebralisrni dei protagonisti dell'avang-uardia: a conquistare una visione sinte\'actica, sernplice e diretta. oLartista - strive - e un uomo che ha rinunciato a ra\'acgionare, e non c'\'ea persona che sappia ragionare meno della donna\'bb.9 \par Come per Soffici, anche per Giolli istintivita, anarchia e rnancanza di discipli\'acna sono i tratti fondamentali dell'espressivita delle donne. Quando non li rin\'actraccia nel Toro lavoro protesta a gran voce, come accade in occasion della Mostra d'Arte Pernminile del gennaio 1 917 al Lyceum di Ivfilano: di fronte a un'esposizione plena di quadri oseri e ben pensati e studiati\'bb, ha !'impression \par 17 \par 21 \par \par 21. SANTA DI CASA, case di ." Le artiste se lo te\'acnessero per detto: Tunica strada per loro era quella dell'ingenuita irriflessi\'acva e capricciosa; chi presumeva di far diversamente, magari seguendo un nor vale tirocinio acc;Rdemico, poteva sperare di irnparare "astuzie" per gab- bare pubblico e critica, ma non di ac\'acquisire quella visione "seria" e razio\'acnalrnente controllata che rimaneva prerogativa maschile. \par Si capisce a questo punto per quali ragioni Edina Akan incamasse l'idea\'acle artistico fernrninile di Giolli.Assen\'acte, come lamenta it critico, nella ras\'acsegna del Lyceum, viene pero inclusa da Biasi, nel maggio 1917, nella Mostra Sarda al Came Cova, prima uscita nazionale del rnovimento ar\'actistico isolano. Tra i consensi della stampa, it piu caloroso a ancora una volta quello di Giolli, che scorge nel\'acl'artista la dimostrazione delle pro\'acprie teorie. Per cominciare, Edina una donna-bambina (qha diciott'an\'acni, ma ... sernbra, cosi gala e giovane, \par 18 \par 24 \par 25 \par aver l'ingenuita maliziosa dei suoi piccoli bambini di carta0;12 e un'au\'actodidatta, non guastata dalla scuola artistica e nemmeno dalla scuola tout court (oquando alla scuola normale la boociavano perche invece di studiare stava a giocare con le carte colorate, nessuno, in iscuola e a can, non pen\'acsava all'arte. Ne quando, lasciata con consolata disperazione la scuola, si chiudeva nella sua stanza a fare i suoi quad re tti di \'bb);13 avendo co\'acme tema privilegiato it mondo con\'actadino e pastorale sardo, le sue opere rispecchiano al completo la triade prirnitivista the unisce al fernrninile \par e\tab all'infantile it popolare: perche, strive Giolli, se ol'artista e un gran bambino\'bb, ail bambino e sempre un fantastico artista come e sempre un artista it Pastore the senza ricordi e con aderenza assoluta di personale sincerity intaglia it suo legno\'bb." Inh\'acne, Edina crea senza teorie, con feli\'acce inconsapevolezza (i suoi lavori oson nati senza pensieri. Edina Alta\'acra lavora sempre in una privilegiata purita intuitiva, crimped irnrnediati: \par e\tab se le esce alcunche di forte, e per- the lei e forte, non perche lo voglia \par o\tab lo sappia\'bb).15 Al suo capriccioso talento non vale dar suggerirnenti: oNoi, dunque, soltanto la preghia\'acmo di far sempre quel the desidera: \par e\tab i consigli - virilrnente chiari e pre\'accisi come usiamo - li teniamo per gli uomini>>J6 \par La stessa Altara aveva in qualche mo\'acdo contribuito a creare, consapevol\'acmente o rneno, queseirninagine di \par \par 23. SULLA STRADA DI TONARA, \par collgge\tab coltmet, do: Eva ppriwn, kb** 1917 \par 24 DONNA AL TELAZO, \par o4lige o5 w-te canate, & Em corium, letlio 1917 \par 25. BUCA70 AEL BOSCO, \par colke cote aoltmet,:\'84\bullet dr.: Eva coriam,\tab o 1917 \par \par \par 19 \par artista-bambina: gli atteggiamenti vezzosi in cui appare ritratta in decine di fotografie, le sue affermazioni candide facevano la delizia della stampa. Ec\'acco come si esprime in un'intervista rilasciata nel 1922, all'eta di ventiquat\'actro anni: \'abSin da piccola, piccola, prendevo un gran gusto a giocare con tutti i pasticcetti phi sernplici e inutili; sentivo proprio it bisogno di veder nascere qualche cosa dalle mie mani. Non ho mai giocato con le bambole comprate. Piu tardi, quando la vista di ogni colore mi dava gioia, facevo certe bambolette brutte in carta, con tutto it corredino; e persino i piocoli piatti erano in carta ... Una sera tardi ... prima di coricamii ho tentato di costruire un giocattolo che da giomi ideavo - ed e saltato fuori una cosina cosi curiosa e movimentata the da me, senza nessun parere, ho capito d'aver fatto una cosina carina\'bb.17 \par Tuttavia l'ingenuita di Edina non era opsi cornpleta come Giolli voleva far credere. Non va sottovalutato it fatto che al suo esordio non erano mancati \par i consigli e I'esempio di un artista colto e aggiornato come Giuseppe Biasi; inoltre, see vero che la tecnica del collage era stata introdotta solo di recen\'acte nel carnpo dell'arte "pur), e anche vero che ne era gia consolidato I'uso a scopo didattico in alcune scuole d'arte, specie tedesche. A questi prece\'acdenti vanno aggiunti quelli rappresentati da altri creatori di giocattoli. Per esempio, nel 1915 la rivista inglese The Studio pubblicava i balocchi in le\'acgno del russo Vladimir Polunin, sorprendentemente simili a quelli della giovane sassarese, oornrnentandoli con frasi the si sarebbero bene adattate anche a questi ultirni: i rnigliori giocattoli, si legge nell'articolo, sono quelli \par \tab 26.\tab E. BUCATO \par 0.1,2 t etiM I Veoi \par primi rant.) collger ti &idk color,* \par ern 143 x13,51 \par 27.\tab LABELI-A SCIOCCA (f.nearmi D lea) collw di zip* colutats \par reo 26x 23,1. \par AJ\bullet A\tab \par \tab \par \par 20 \par \par dei bambini, e ol'approccio piu vicino all'arte dei bambini e l'arte dei popo\'acli primitivi e dei contadini perche vivono in stretto contatto con la na\'actura e preservano intatti i legami che uniscono le loro mend alla vita inte\'acriore delle cose che le circondano\'bb.18 \par Infine, se si guarda ai collage presentati da Edina alla mostra del Cova - la- vori come Neila term 4z. intnii di (fig. 19), Santa di Cam (fig. 21) e Sa Fu\'ac?Sem (fig. 22) -, o ad altri successivi, quali SIsposa (fig. 20) o La bdla mioc\'acea (fig. 27), balza agli occhi, insieme alla gioiosa felicita del colore, una stilizzazione che, pur nella sua freschezza, denuncia chiararnente la propria appartenenza a una cultura secessionista prossima a virare nel Deco, diffusa \par 21 \par \par in primo luogo attraverso le riviste. Una cultura peral\'actro non superficialmente riecheggiata, ma rielaborata in modi originali da una visione eccentrica e da una fantasia singolare; sicche non aveva torto Giolli nel rimproverare quanti per spiegare it "casoAltara" si li\'acmitavano a chiamare in causa Vogue, la Jugend e Sin2- plicissimus. Qualche tempo dopo, Edina sara pronta a registrare, nei modi a lei peculiari, la tendenza alla ra\'acrefazione formale e alla creazione di atmosfere incanta\'acte e stupefatte the circola nella pittura dei primi anni Vend, in collage come 11 bucato (fig. 26) o 11 ri trate\'b0 della ..rosez (fig. 28). \par La lettura in chiave primitivista dell'opera di Edina era in sintonia con it profilo the it neonato movimen\'acto artistico sardo si sforzava di presentare in campo nazionale, e the la critica italiana sembrava in quel pe\'acriodo pronta a recepire. Gli artisti sardi erano negli anni Dieci tutti proiettati all'esterno, nel tentativo di inventare per la Sardegna un'identita figurativa di se\'acgno appunto prirnitivista, quella di una terra arcaica e selvaggia e proprio percia affascinante; Edina Altara partecipa per un momento a questo tentativo. Unica donna nel gruppo sardo (con it quale i suoi rapporti si allenteranno solo nei primi anni Vend), le viene rico\'acnosciuto un posto pari a quello dei colleghi, con i quali condivide to stile, di orientamento secessionista, e i temi. It mondo evocato dai suoi giocattoli infatti none quello fernminile e domestico, ma e it mondo popolare dell'Isola con tutte le sue figure tipiche: un mondo di carta\'bb, come to definiva Giolli, ma ricco, vivace e differenziato. Se nei collage prevalgono le fi\'acgure fernn-iinili, to stesso si pu\'f3 dire delle opere degli altri artisti sardi, the rappresentano instancabilmente donne in costume tradizionale, elette a simboli di una Sardegna esotica e misteriosa. \par 28. RIrR4r119 DELLASPOSA (theni Vent) collate di *ete eolorzett, cm37,5 x37,4. \par 22 \par \par 23 \par 28 \par EDINA E LA CRITICA \par enche Giolli descriva Edina Altara come una sventatella di genio, it suo la \par voro gli suggerisce confronti illustri: additandola a rnodello per gli artisti maschi, non teme di aocostarla a Lorenzo Viani, e perfino a Ingres, Raffaello e Michelangelo. Gli altri critic aocentuano ancora i tratti infantili del personaggio Altara, togliendole, come Ugo Ojetti e Carlo Buoci, tre anni buoni (anon ha se- did anni\'bb) e paragonandola alla Lunella del Row (in realty del use che si font the no) di D'Annunzio, birnba che con le forbid ricava dalla carta fantastiche fi\'acg-ure.19 La sua opera li trova peth piu prudenti nella valutazione: Ojetti plaude alla sua originality e alle sue amanine prodigiose\'bb e parla di a pi000la scoperta\'bb; mentre le riconosce doti di asintesi stilistica, di yenta, di carattere locale, e persi\'acno di espressione psieologica\'bb,2 Buoci la riduce nei ten-nini di un "caso" che su\'acscita stupore: aChi avrebbe mai detto che Parte, anzi una picoola personalita ar\'actistica, potesse manifestarsi anche cosi?\'bb.21 Altri sottolineano, con intenzione \par l'appartenenza del suo lavoro ad un ambito d'arte applicata, e qual\'accuno perfino le nega originality nei confronti Belle recenti esperienze italiane nel campo del giocattolosn I due piti autorevoli critic della scena milanese, Vittorio Pica e IvIargherita Sarfatti, gettano anch'essi aoqua sul fuoco dell'entusiasmo di Giolli. Pica - abbastanza incuriosito dall'anista da dedicare a lei e ad altri due espositori della mostra sarda, Blasi e SinOpioo, un lungo articolo su una rivista di larga diffusione come Emporium - ne loda it fine senso deoorativ4 ma la in- vita a non lasciarsi fuorviare dal successo cosi facilinente ottenuto, al quale, scri\'acve, anon e improbabile che abbiano non p000 contribuito la sirnpatia suscitata dalla giovanissima eta dell'autrice e l'ararnirazione per la leggiadria della sua snella personcina e per la lurninosita dei suoi oochi neri\'bb.23 Se sapra maturare it suo discorso, Altara potra, seoondo Pica, approdare a una aspiocata volontaria e benintesa arte applicata, la quale a me sernbra che risponda meglio di ogni altra alla peculiare indole sua>.24 Anche la Surat-6 esorta l'artista ad andar oltre, se\'acgnalando it perioolo che inoombe su di lei di andurre la sua maniera, oggi cosi fresca e piacente, a una piocola ricetta di cucina domestica\'bb.25 Mentre per Giolli dal lavoro di Altara poteva usdre di tutto, a non solo una pittura o una scoltura nova: ma un mondo visto e rifatto nuovo ... la moda nazionale per le nostre signore e i giocattoli per i bambini, tappezzerie e cuscini, illustrazioni di libri, soolture di legno, pittura, sooltura, architettura\'bb, it resto della critica la confina nel campo della deoorazione, territorio che, se anoora in questi anni oocupa un posto di rilievo nel dibattito estetioo (anche per pressanti ragioni economiche), per6 gia irnplicitarnente ritenuto inferiore all'arte "purd'. \par 24 \par mcinappo rip? r_cm, etrlynTA \par PAGIN V D'ARTEL \par RIVISTA MENSILE \par \par EDITOR! ALFIERI ' \par 29. ROSE DI BARIUM, copoticd PajnecrArte, 15 magic 1917. Lac\tab Wproasce \par ocIleeedi Cane colors& clacede 91.% eposto ez i7aV20 a Mott Se.ve! del 1917 \par 29 \par 25 \par DILLUSTRAZIONE TRA LA NURSERY E IL SALOTTO \par Verso it 1918 l'artista si trasferisce a Casale IvIonferrato, al seguito del pa- dre, the ha lasciato la Sardegna dopo essersi separato dalla moglie. Messi \par da pane i giocattoli, per i quail nessuno sbocco produttivo si e delineato (rnal\'acgrad\'b0 i voti di Giolli e le sue esortazioni agli imprenditori perchO se ne inte\'acressassero, trasferendoli in rnateriali phi duraturi), Edina si dedica al collage, cui affianca la pittura e quelli che un cronista descrive come olavoretti sardi in filato, sul broccato, sui damaschi*. Ma soprattutto, si concentra adesso sul\'acl'illustrazione. II passaggio a questo nuovo ambito di attivita - in cui lo stesso Giolli l'aveva tenuta a battesimo nel 1917, pubblicandone un collage come copertina di Patine d'Arte, e chiedendole una testatina per un articolo a lei de\'acdicato su La songente. - le offre un mezzo di sostentamento economico e ne facilita l'inserimento nel contesto nazionale; ma al tempo stesso ne condizio\'acna l'evoluzione artistica. Lessere donna la destina infatti "naturalmente" a la\'acvorare per riviste di moda e giomali per fanciulli (Cuor d'Oro, 11 Lid.e4 La donna); a portare quindi la sua pietruzza alla costruzione di quella the e stata \par 31 \par \par \par fla \bullet /011041(01 : tratrARI4 4ATISIXC1 \par 26 \par \tab \tab\tab\tab\tab\tab\tab\tab \par \tab\tab\tab\tab\tab\tab\tab\tab \par \tab\tab\tab\tab\tab\tab\tab\tab \par \tab\tab\tab \tab\tab \par \tab\tab\tab\tab\tab \par \tab\tab\tab\tab\tab \par 52\tab\tab retitkat ivcr \tab\tab\tab \par \par \par 30.\tab Copedioadi Rivistx Sada, wto-e'ctwo\'acklio, 1919. \par 31.\tab ACCOLAVA, Ri1is Suck, Pfmzio 19! it &att.. \par 32 SORELLZWE, (*pa 6121i di Il giormlino della Darftersisa,\tab Iclio 1923. \par 33. LA BAMBOLA NUO VA, copei.See p er \par 11 giornalino ci& Domenica, 15 sanuzio 1924 \par 34... aPESCAVORESCORS BASTLelismro CUE TORrAVA \par LASUA PERLA ...,\tab ooe per Al. Osorsk'n, \par 'La rio4 Pete; II giorrJino della Domenica, 30 crile 1923. \par 27 \par \par definita ola grande saga iconografica del "ten-itorio infan.zia"\'bb, messa in atto dalle illustratrici con risultati di irripetibile seduzione\'bb.v \par II senso esatto dei ritrni dell'irnpaginato, it Felice estro coloristico e soprat\'actutto it divagante spirito fiabesco di Edina - qualita the fanno di lei un'illu\'acstratrice di prirn'ordine - ernergono liberarnente nelle prime tavole create per le giornalino ddla Domenica, nelle irnrnagini lievi e come fluttuanti nella pagina di L'acqua muta (figg. 35-36), o in quelle ricche di misteriose sugge\'acstioni notturne di La leggendl del GolCo 411 Aranci (figg. 37-39), due no\'acvelle della scrittrice sarda Gemina Fernando pubblicate nel 1920. Tre anni dopo, le copertine dell'artista per Il giornalino, per Cuor d>Oro e altre riviste, pur sempre sciolte ed eleganti, hanno perso pero molta di quella leggerezza e vivacita, per confon-narsi al tono barnboleiante di certa illustrazione per l'infanzia tuna teneri frugoletti, boccucce a cuore e occhioni sgranati. \par Quando Altara si rivolge a un pubblico femminile, la cadenza del disegno \'e9 inveoe quella neutra del figurino di rnoda: cosi nelle tavole per Anime moder\'acns di Olga Ivlodigliani Flaschel, un raccontino moraleggiante volto a rintuz\'actare le aspirazioni di indipendenza della nuova garconn4 uscito nel 1924 sull'Almanacco ala Donna Italiana.11confronto con i disegni precedenti ri\'acvela al tempo stesso come it tratto si sia facto ora piu maturo e sapiente, per\'acdendo alcune ingenuity iniziali; ancora nel 1922, la rubrica di Edina su Cuor dOro dedicata all'abbigliamento per fanciulli, per quanto puntuale nel ripro\'acdune le fogge degli abiti, era ben lontana dall'eguagliare la clinica precisione di linee dei disegni per Anime moderns (figg. 43-45) e la loro naturalezza nel\'aclo sciorinare un carnpionario di gesti on-nai codificati dal gusto Deco. \par 28 \par 35-36 SER SERI COME PICCOLI RELIGION UV PROCESSIONE LA FANG ULLA \par NON CORPE-VOLA 1.1ustrezziowl p.tr G Endo, 'lava \par vnav ce3":12P, GIOV&CMI \par dv\'a3gvmitt\'a3 tu.w. I \par 7Mtan \par da 11 giormlino della Domenic% / goy& 1920. \par 3739. Ilktst-ezioll pr G. Femetad \par Id legend a a Ak..Era e Max Plivem. UNACWOPERC/ASCUNO...,iL&ctpiziooe tat, per P 1.964r4.54. Camra (Zia Illade), Stork di Earabini checonosco, GB. Peozada C., 1927. \par 38 \par C ALENDARI ETT I, MON AMOUR \par e per6 qualche spazio di autonomia creativa che Edina riesce a con\'ack-, seriare anche dopo it matrimonio con Accomero. Uno di questi e rappresentato dalla produzione di calendarietti che realizza a partire dagli anni Vend per Viset, Giviemme e altre dine di cosmetici. Oggi motto ricer- cad come oggetto di collezionismo "minore", i calendarietti, a fisarmonica o a libretto tenuto insieme da un cordoncino di seta, impregnati delle essenze di creme, saponette, profumi e brillantine, erano gadget pubblicitari distri\'acbuiti dai parrucchieri per uomo e per signora. I loro temi spaziavano dalle figure femrninili a eventi di attualitk dai soggetti patriottici a quelli storici, ai divi del teatro, del cinema, dello sport. \par Le serie che conosciamo a firma di Edina si incentrano tutte su temi legati al mondo fernminile; anti, it segno miniaturistico, prodigo di dettagli, it tono vezzoso delle irnrnagini, it lusso di colori, le stesse didascalie delle scene, tra languido, it sentimentale e it romantesco, ne fanno una sorta di precipitato di fernrninilitk come questa era intesa ancora nei prirni decenni del Novecento. oLa cosmetica - ironizzava Karl Kraus - e la scienza del cosmo della don\'acna\'bb:28 ed e al mums mull 4ris, a questo universo chiuso e autosufficiente che \par 58. PARFUMERIE IMT-PARZS t 92.3 eaboadetto \par profraveria, *opet:Put\tab \par \par 39 \par Grafica, impaginazione e fotolito: Ilisso Edizioni \par Referenze frografiche: \par ARCHIVIO\tab nn. 2-17, 21-25, 30-54,\tab 79,\tab 81, \par 110-115, 125-128,\tab 154-155, 191; nn. 19-20,\tab 26,\tab 80, \par 139-140 (Donatello Tore); nn. 27-29, 55-57, 82-109, 116-117, 122-124, 133-134, 148-149, 156-159, 161\'ac172, 180, 188-190 (Pietro Paolo Pirma); sin. 135-138, 141-147, 150-153, 174-179, 181-187 (Marco Ceraglia). \par Archivio M. T. De Tomasi, Milano: nn. 1, 74, 76-77, 119. \par Segretariato generale della Preside= della Repubblica, Fon\'acdo Editoriale Lavoro, Roma: n. 18 (Giuseppe Schiavinotto). \par Collezione Calendarietti di Arrigo Sampaoli, San Piero In Bagno: sin. 58-73. \par Archivio G. Gran.ata,\tab nn. 75, 160. \par Archivio V. Spano Nonis, Sassari: nn. 78, 173, 192-194. Archivio P. Fornasetti,\tab n. 118. \par Archivio The Mitchell Wolfson Jr. Collection - Fondazio\'acne Regionale Cristoforo Colombo, Genova: nn. 120-121 (Mario Parodi). \par Gio Pond Archives - S. Licitra, Milano: rm. 129-132. \par L'autore e l'editore ringraziano vivamente i figli di Aurora, Iride e Lavinia Altara, Angelina Mereu, e tutti i \par sti e le Istituzioni, pubbliche e private, che hanno reso possibile la realizzazione di questo volume. \par Periodico mensile n. 19 \par del 21-09-2005 \par Direttore responsabile: Giovanna Fois Reg. Trib. di Nuoro n. 2 del 27-05-2004 \par Tutu i diritti di copyright sono riservati. \par .Nessuna parte di questo libro pub essere riprodotta, \par trasmessa o ueilizzata in alcunaforma o con qualsiasi mezzo, senza l'autorizzazione scritta \par Ogni violazione saraperseguita a termini di legge. \par Copyright 2005 \par Ilisso Edizioni - Nuoro \par www.ilisso.it - e-mail ilisso@ilisso.it ISBN 88-89188-38-3 \par ,- ,6e \par iv 2. 1 44z, 4 re\tab ,.. L. 4041. \par ,..4asa id aa t \'84Al\tab 4 '\tab 11).? \par MAL. ev L...6 I. p.m. /1.4.. .. (Mow\tab .- 'IA. t6.* \par \par \par sr' MO tu\tab Oa. \par 50.1ov 4. \par itanv. \par 1:14.44?14 ck,\tab wer CM /aids.... \par \par 6 1 \par 40 \par 6.3 \par C \par \bullet (1:1V.e. \tab 9-vo\bullet \par on...\tab 40.. " I"! of\tab Ivkv \par 02 \par -"W\bullet \par OVLlea\tab 114 \par r\bullet nt, ,\'84,., \par I n Tabs! al \par 59 \par \par 41 \par (6 \par 59,64: PARFUMERE tizser-pAress 1223, \par ..f.la,dadetto profiaweda, pasiv,e t:tv, e. \par 65-66 PROFUMEPIA VISEr-PARIGZ 19.24 &Lb:wan:et& da pro:A:twig, copet:Ra e alowe patiwe Stowe. \par Pur io&ss46di orv.i threoepi rek6v al nob' se,Rtelli, societt e razziaS, i caleodadet6 ettewoo a c.w bArrnqe1,0i0 cal ?law= demedivd eve c.vo soiree evthi fiwtetre ca eke \par Saameote cowte-ta fon& e 7,2& ad fr. \par \par \bullet\bullet \par ash. Palos pion. Al sews). \par 1. LW fa.. flan/. \par Ea...\tab a. freers.). \par Om 41 raw Oa In ad.... \par P.... ..1 1411111. \par Nam.\tab IMP &shire WIT.O.. \par OW lova. 'manila. 4i \par "Th\tab .L. I aLluta. \par TU. II mord. 1 laar.6. \par a lad. al ea rails* wan ha* CC 'ea,\tab am 6 ...a 616. ter, \par era kaiall. II\tab .. \par a....\tab .4. +re. Isa \par 1....na \par 6.6... res404...4.64 \par 42 \par 67-68. 10E1; 1928 edletvisi dto &profit:wok\tab 69-70. GIN' EMME-4111,4A70, 192.4 \par msioeStvwe.\tab edeodariettn profinvold, patine lotroe. \par \par r.tithl\bullet ti:.. \par \bullet a. \par \bullet \par pa\tab _ \par LCOntrt-SA Atzttaiu. S. IIY I Ya_\tab J1411.0 1J. -r\tab\bullet \par 43 \par \tab \par 71\tab \par \tab \par \par 71-72 WILEGGIArUPE\tab 73. ATUYED A 1961, edmarie& profizmato \par .EITTECEN78SCIE a925),\tab diessenzet Peunia d'Oro delldprofiantria Vezla, \par ailetaddetto delld profioneria\tab a#thciet coi,thlue4 pivato "et fisamoole4'; \par coptrtiva e ?ogee interne.\tab 001747692.7 \bullet pe/gIP1d \par \par it\tab\'84 \par "\tab pata \'84 \par 44 \par \par rinviano le illustrazioni dei calendarietti, come se tutto un lato delrin-irnagina\'acrio di Edina, quello piu capriccios\'b0 e sfrenatamente ornarnentale, represso in altri arnbiti del suo lavoro, vi avesse trcwato rifugio. \par Se a guardare alcuni dei suoi disegni per Cuor d'Oro o per II giornale del Balilla si aveva quasi l'impressione che l'autrice fosse la prima ad annoiarsi di de, che faceva, qui si ha invece la netta sensazione che si diverta. In fan\'actasiose ambientazioni riferite a tune le epoche e paesi, con qualche prefe\'acrenza per quelli phi esotici, le figure di donna si accarnpano al centro di queste vignette, per lo pit' in pose indeterminate, assorte o immerse nella contemplazione di se, dentro interni ovattati e protettivi. Cambiano i tem\'acpi e i din-u, sembrano suggerire le imrnagini, ma la Donna resta sempre identica e immutabile. Spesso, come in un calendarietto Viset del 1923 (figg. 59-64), it senso di autoconcentrazione femminile e sottolineato dal ricorrere di forme circolari, dall'ossessiva presenza di specchi, vasche e cu\'acscini rotondi, di panneggi dalle linee avvolgenti, delle stesse cornici tonde o ovali che delirnitano le scene e the sembrano racchiudere i personaggi quasi in una bolla d'aria. \par II cerchio come simbolo della Donna in quanto organismo in se conchiuso, espressione statica e indifferenziata dell'Essere primario, e lo specchio come simbolo dell'autosufficien.za femminile sono rnotivi frequenti nell'arte degli anni a cavallo tra Otto e Novecento.29 Le illustrazioni di Edina per i calen\'acdarietti attingono quindi a una riserva di imrnagini profondamente introiet\'actate, ma sembrano investirle di significati nuovi: per quanto le sue odalische in negiig4 le fanciulle al bagno e le geishe intorno al tavolo del to vadano a confermare l'idea difiusa della passivity e superfluita della donna (cosi come altri stereotipi razziali e sociali) e difficile resistere alla tentazione di vedere nella grazia di queste evasioni fantastiche, nell'effondersi vivace di un insop\'acprirnibile impulso decorativo, un momento di trasgressione e di implicita ri\'acvalsa contro l'ordine maschile. \par 45 \par LE MASCHERE DELLA FEMMINILIT'A \par elle coppie eleganti, imbrillantinate e \par disinvoltamente atteggiate che appaio\'acno in rnolte tavole di Edina e Ninon si tentati di scorgere una sorta di proiezione personale, it riflesso di uno stereotipo sociale e di cornportarnento non solo da proporre al pubblico ma cui tendere nella vita di ogni giomo. Un'identificazione con i modelli of\'acferti dalle proprie rappresentazioni che face\'acva parte in quegli anni dell'esperienza di al\'actri illustratori: muovendosi in una sfera non di rado contigua alle cerchie della socialita elegante, era facile che, come Edina e Accor\'acnero in occasione delle loro nozze (o come Loris Riccio dopo it rnatrirnonio con un'ere\'acditiera statunitense), questi artisti passassero \par dalle tavole illustrate alla cronaca rnondana. ljambito dell'illustrazione, del \par resto, sconfinava agevolmente in quelli della scena teatrale e cinematografi \par ca, della cartellonistica pubblicitaria, della moda e della decorazione; \par che specialisti della pagina, accadeva che gli illustratori fossero stilisti del \par quotidiano, e innanzi tutto della propria quotidianita. \par Nel caso di Edina Altara, la volonta di far coincidere essere e apparire si traduce anche in una pratica privata del travestimento: un gruppo di foto degli anni Vend la ritrae in una varieta di elaborati costumi e acconciature liberarnente ispirati a fogge storiche o esotiche, in pose che talvolta rie\'accheggiano quelle dei suoi personaggi femrninili, col busto ruotato da un lato, ernergente dall'ampiezza della gonna, e it viso rivolto allo spettatore (fig. 1). Tutto un armamentario di crinoline, pizzi, nastri, scialli e coccar\'acde, cuffie e collane viene rnobilitato per la creazione di queste imrnagini, che, se furono materialrnente scattate dal rnarito (un ritratto di Edina, sta\'acvolta nei normali abiti del tempo, capelli corti e lungo filo di perle al collo, porta la firma "Ivlax Ninon", fig. 74), la ebbero senz'altro come regista. Suoi sono anche, con ogni evidenza, i costurni; del resto, gia qualche anno prima l'artista aveva dichiarato a un'intervistatrice la propria intenzione di dedicarsi alla rnoda, con dei figurini ispirati agli abiti tradizionali sardi. \par E possibile che le foto rappresentino la docurnentazione di particolari toelette \par \par 74 Edina Altera (I 922,4e 2fit* \par ib'Vittnio korner*. \par 75-78. EZYZa Attetra in cah2 sole ch" sedtt. del 1 224: \par 46 \par \par 47 \par \par \par indossate in occasione di feste o di tableaux vivants (anche se un'intera serie porta la data "Casale Ivlonferra\'acto - luglio 1926", e non pare da sup\'acporre un cosi fitto camet di impegni mondani nella cittadina piernontese, d'estate), ma non si puo neppure escludere the siano nate piuttosto come divertimento privato. In ogni caso, questi scatti rinviano a un gio\'acco dell'artista con la propria irnrnagi\'acne, o rneglio, con it rnoltiplicarsi del- le proprie irnmagini e identita. Nei suoi travestirnenti, Edina rnette in scena una fernminilita sentita come apparenza, fluida successione di ruo\'acli, continuo avvicendarsi di graziose rnaschere dietro le quali non c'\'ea un volto autentico ne una presenza sta\'acbile e definitiva. \par 48 \par ARTS E DECORAZIONE \par Verso it 1935, esauritosi ii rapporto con Accornero, la coppia decide di separarsi amichevolmente. Edina continua a vivere a Milano, dei pro \par venti di un'attivita multifon-ne: oltre a fare l'illustratrice, si dedica alla cera\'acmica e apre un atelier di moda in can propria. Stando alla gerarchia estetica invalsa fin dalla meta degli anni Vend, la sua posizione nel mondo dell'arte si e ridirnensionata drasticamente. Se ancora nel 1921 un artista smaliziato, I'incisore Luigi Bartolini, poteva dornandarsi di fronte a una sua opera: aQuale scettico potrebbe negare che qui si fa, dell'arte della vera arte della profonda arte?>>>30 died anni dopo Cipriano Efisio Oppo osseria, recensen\'acdone la presenza alla seconda rnostra sindacale sarda, che i suoi "ritagli", osono notissirni come giuoco raffinato, ma poco hanno da fare qui\'bb.31 La (rase si legge in chiusura dell'articolo, secondo uno schema tipico della critica degli anni Trenta, che relega in coda alle recension le note su donne, giovani e artisti attivi nella grafica e nella decorazione: insornrna, tutti i su\'acbalterni dell'arte moderna. Una subaltemita cui Edina Altara \'ea condannata anche dagli scritti di tono piu benevolo: nella stessa rnostra c'e chi ne segna\'acla it lavoro - una ograziosa tempera omarnentale\'bb - onell'ambito dell'inci\'acsione e della pittura rninore\'bb;32e chi spende per i suoi "quadretti" aggettivi come opiacevoli, ingegnosi e pazientiO3 \par Non meraviglia che la stessa artista abbia finito per perdere fiducia nelle pro\'acprie possibilita.oAnche lei amrnira la rnia pazienza?> chiede a chi si sofferrna davanti alle sue opere, esposte nel 1929 nella rnostra della Primavera Sarda a Cagliari;34 e a un critico dichia \par 79. FAMIC 1934 \par ra: oNon ml illudo, 11 rnio suc- ..11asedi ..k.rat.s 9 x 12 \par cesso e stato determinato dalla curiosita; not donne siamo cosi fatte che l'arte vera non la pos\'acsiamo raggiungere tanto facil\'acmente\'bb.35 I I critico - a sua volta un artista, l'incisore Remo Bran\'acca, di gran lunga inferiore a Edi\'acna quanto a doti creative - non puOche approvare tanta benedet\'acta modestia e consapevolezza dei propri limiti, e concede di buon grado: oIntanto le sue cose son \par \par \tab 79 \par \par 49 \par INDICE \par 7 EDINA E LE SORELLE \par 9 UN MONDO DI CARTA \par 11 GIOCATTOLI ITALLANI \par 16 DONNA, ARTISTA E "PRIMITIVA" \par 24 EDINA E LA CRITICA \par 26 LILLUSTRA_ZIONE TRA LA NURSERY E IL SALOTTO \par 34 EDINA E NINON \par 39 CALENDARIETTI, MON AMOUR \par 46 LE MASCHERE DELLA FEMMINILITA \par 49 ARTE E DECORAZIONE \par 52 LA CERAMICA 62 BELLEZZA \par 66 TRA SPECCHI E CRISTALLI \par 72 LA "PITTRICE CANTASTORIE" \par 88 CAPRICCI E EVASION' FANTASTICHE \par 96 LAVINIA: LO "SPECCHIO DELLA IvIEMORIA" \par 107 IRIDE* BELLEZZA E BIZZARRIA \par 114 EDINA, IRIDE, LAVINIA: I2ESTETICA DELLA DOMESTICITA 121 CRONOLOGIA \par 126 BIBLIOGRAFIA \par 127 DOVE VEDERE ALTARA \par sempre piene di gusto e di gentilezza\tab Queste donne ooraggiose son quelle \par che adornano it nostro salotto con la loro presenza\'bb. \par II fatto e che negli anni Trenta i rapporti tra Pare con lac? maiuscola e la decorazione si sono radicalrnente modificati. Non fa mistero della scarsa sti\'acma in cui tiene la seconda Cipriano Elisio Oppo, l'uomo piu potence nel mondo dell'arte italiana, segretario della Quadriennale di Roma e lino al 1932 del sindacato artisti. Nel 1930 strive ad esempio, a proposito di Mo\'acdigliani: oDunque, l'arte di Modigliani ha una nobilta "decorativa"; ha una grazia "decorativa"; e di una sintesi "decorativa"; e di una intensity coloristi\'acca "decorativa" Diceva un giovane artista entusiasta non accorgendosi cosi quasi di metterla alla gogna supercittadina degli oggetti di lusso, del pe\'acscecanismo, e delle donne da alcove, che questa pittura e di classv> (Si noti l'equazione tra oggetto di lusso, donna d'alcova e arte decorativa). Oppo si chiede quindi retoricamente: Or dunque basta sfuggire alla "consueta acca\'acdemia" e ritrovarsi nella "grazia decorative" per aver posto fondo ai proble\'acmi della pittura? Che dico, dell'Arte?\'bb.% \par Lane italiana, agli oochi di Oppo, non e deoorazione e neppure - Dio ne guardi - primitivismo, ma sano e robusto equilibrio, classicamente inteso, di fon-na e oontenuto37 Come aveva gia chiarito fin dal 1927, per lui carte ita\'acliana e soprattutto ordine, disciplina dura, buona fede e oonsapevolezza \par rudezza, contro leggerezza e pedanteria; semplicita, contro verbosita e lusso melenso; intelligenza, contro ingegnosita e teoria; novita di sostanza, contro novita di forme; gelosia tecnica di ogni are, oontro gli accoppiamend oontro natura fra pittura, musica, poesia ecc.; e infine ambizione di essere popolare ed universale, contro lo spirito d'ele'te e di scuola\'bb.38 Queste posizioni eserci\'actano una larga influenza nell'Italia degli anni Trenta. \par Dunque, se nel 1917 Altara era apparsa come una rivelazione perche ere volte primitiva (donna, "bambina" e, in quanto sarda, legata al mondo po\'acpolare) ora viene emarginata perche donna e decoratrice. Per di piu, in un clima culturale che favorisce, seoondo le parole di Oppo, la gelosia tecnica di ogni ane\'bb, non l'aiuta it suo porsi al crocevia fra diverse pratiche creative, scelta condivisa con tante altre artiste coeve, refrattarie a chiudersi in un unioo ambito di attivita o costrette a prodigarsi in van campi per motivi economici. E neppure le giova it suo autodidattismo, quando fin dal princi\'acpio degli anni Vend non si fa che inneggiare da ogni parte al "ritomo al me\'acstiere", al sicuro dominio dei procedimenti tradizionali, sulla scorta dei maestri antichi. \par 80. FIGURA FEMMINT EZN cosrume \par SARDO (fionatniVm6), oollase eon's e4nats cm 31,5 x 242 \par 50 \par \par 51 \par so \par LA CERAMICA \par attivita di creatrice di moda intrapresa a meta degli anni Trenta a segna\'acLi le indiretto del disagio di Altara nel rapportarsi a un ambiente artistico in cui gli spazi per le donne si sono - come del resto e avvenuto nell'intera societa italiana - notevoimente ridotti.39 Nessuna docurnentazione ci resta sul suo lavoro nella moda; sappiamo solo che irnpiegava tre o quattro sane, faceva frequenti viaggi a Parigi (dai quali aura tratto vantaggio anche per gli altri aspetti della sua opera), e che, malgrado ('atelier milanese richiarnasse una clientela raffinata, dovette chiudere allo scoppio della guerra. \par IA\'b0lto piu nota e la produzione cerarnica, alla quale l'artista cornincia a dedi\'accarsi intensamente all'inizio del decennia sulla scia del success\'b0 ottenuto in Sardegna e nella Penis\'b0la dalle cerarniche di terra folkloristico lanciate da arti\'acsti come Federico e IvIelkion-e Lylelis. A sua volta, Edina inventa piatti e matto\'acnelle omati da civettuole fanciulle vestite del costume tradizionale sardo, ma truncate e atteggiate secondo la rnoda del momento. Questa proiezione del gu\'acsto contemporaneo sul mondo popolare e segno di una incalzante cornrnercia\'aclizzazione del folklore, sulla via di trasfonnarsi, da simbolo di identita, in og- getto di consurno turistico. E un tratto che caratterizza anche ('opera deilis, ma che nelle cerarniche di Edina appare perfino piu accentuato, al punto che \par costume indossato dalla Donna di Desulo al\'acl'anolaio (fig. 87) lascia trasparire le linee \par della coutum 1930, e che suonatore di chi- i tarra irnbrillantinato nelle vane versioni di \par Ia&&o camp am(fi. 85-86) sernbra vestire lo smoking pit' che ruvido orbace. L'intervento di Edina nella ceramica si h\'acmita alla creazione dei disegni; a produrre i pezzi e la ditta sassarese MargeIli (un nego\'aczio di gioielli e articoli da regalo), che ne affida la realizzazione alla IvIanifattura Ce\'acrarniche Faentine di Minardi; si conosce anche un piano, A convebmo (fig. 89), pro\'acdotto dalla Lend di Torino. Negli anni Quaranta, a causa delle difficolta della guer\'acra, l'artista ripiega sulla tecnica "a freddo" (decorazione con colon sintetici su cerarni\'acche srnaltate in bianco), e coinvolge hide, \par \par \par 52 \par \par Lavinia e la nipote Maria Teresa - figlia della sorella Aurora - nella realizzazione dei propri bozzetti, dan\'acdo vita quasi a una piccola irnpresa farniliare. I boz\'aczetti, realizzati con la tecnica del collage, una volta riprodotti in cerarnica si traducevano in imrnagini asciutte e sintetiche. Una faze intermedia del proces\'acso produttivo sembrano rispecchiare alcuni studi a smalto su carta, realizzati da I ride (figg. 90-93), cui la resa, affidata a un mosaic() di tinte piatte e brillan\'acti the rnantengono l'effetto del collage, dona un'aria di inaspettata rnodernita. \par 81. COSTUME FEMMZNZLE DI PLOAG1\bullet 2 (avmi Cequaota), rx.2,th afi.e4e'lo. \par cere is cm 20 x 20. La env, ce e opera \par a bide Alma. \par 82 DONNA DI OLIENA Cadmi and Ti\bullet eotal, pa to \par ttrraeolu e Avversiau, 0 cm 3S5, rcat'zzato per \par F Marta Sassa)i. \par 53 \par pc \par \par vrnquo resoo tyrsos\bullet vainw \par 3 ,tad 477: \par 2 -I Ca, 0 2741",377?, ?vpxga 0/a Ra.tdr \par PePAAV \par (tpaa !ow yeay4) Let7314W NOD \par vivivoa mire/ id_WNOG \par \par 85-86 'BLUM CAMPESTPE \par amyl Travtz), piettn Anacottet4iota e \par invebleeZ4 Gid-Ut.V20 \par GJ 474 2GS r=v-lizzeoll F Mdrseg; &wall \par 55 \par \par 56 \par \par 87.\tab DONNA DI DESUZO ALEARCOLA.70 (and trwta), meettmegi t:neuntztarinta nmetdata an 20 x 20, reliz.zez? per F blage16, &acti. \par 88.\tab SPOSASARDA (and tren&) \par mbtfreelk &Irdeottzt4etet e evaiata on 20 x 24 relar raw perk Mend&\tab 89. A CON SIEGNO, 1935, plat* yr toreiglia \par e lot/dried& mat 0 4743.32 Sista& nat ?efro: Lerti Tories k4,,\tab 12U-tontine sa Golnene. \par Qua diffitsitto soesetto a litY0Vd einee fr4nt anatttnege dJ eivert2 anaysi e e off, ette. L'Areivio Led cansovet c.viirm\'bbgioe (f>to vr. 495) oell Yuak \par mosird cxr both Awn, sato arethso ague& e fig. 82 \par \par 57 \par \par 70, \par frz \par 90-93. srunz PREPARAmm PER MArrateLLE CERAMICI-E (aind Quinaots), smafro av,t tiro sit cond. c ow,* a\'bb 20 x 2A; le figure ropprew?hvo cntiovi fizmioi h. 46 Plo.oths Dube Quanct &Wawa. Mtn*. \par QsoxY epattro were, &ff.,*\tab colbse oiseali esttgaiil \par dd Ed.4,4 solo rsz\bullet realizzatt eta bide afra,\tab larle \par Leadwie2ealk ofr AleiliZZTereaDe rmt, \par vecutici matnieg de& aria:tow& dipk,te tfteddo". \par 9427 MODELL? PREPARATORI PER mArrayezze \par CEPAMICHE (aProl Quanmtrz) caw at" ca ehred4 cianavo cm 20 x 20: lefigure rerveotaoo i cve.tiovi Anmnd l di Gni* (VeaZoa), Maio, \par Nil Gard:11a (Vmala Tiid mewed, Saga VAl2..`4,a \par IL emboto fta eat on oat' re/25.7746 daEdiPui e le ropprewbzi fioatY mosta\tab semode ca,a perdita \par dew s& cloxuti. a re:a th,tee e veloce della sratho (ad \par esempio nett& 0;140:It'd dei colon\tab n4,0. \par 58 \par 94\tab \tab \tab 95 \par \par 96\tab \tab \tab 97 \par Pitture cow >7;Sb' siotethi 'iiftedelons" martomlliz cerz6nica awl 714,,td-Qua&A,94), des:Pa an 20 x 20: \par n. cosrums I:EMAIL/VILE DI ATZARA \par (armi Quareota), Ohms hilt! fartore..92te& Gologow. \par 99. cosmus FEABIZATLE DI BARSAG24 (o\bullet d Tr. at). \par COSTUME FEMAIZNILE DI PM? (si 5eot:2). 101. COSTUME FEMAIZNIZE DI NUM (si 114nted. 102 cosrums PRAWN= DI IGLESIAS (and rrmzv). \par 103. COSTUME MICCIELE DI ORGOSOLO (wl Qua &Alt:). \par 104 DONNA DI DESUZ0 (eami Ewn,.). \par 105 DONNA DI DESUW CON BAMBINO (eami Tients). \par 106 DONNAA DI DESUZO CON CESTO (1towl 54110 \par 107 DONNAA DI DESULO AL MAIO 69m,i Thv,t4 Ofn,c. U.S Rist6raott .ScGoIngenPe. \par 108.\tab COSTUME FFAIMINEE DI FOAM (owd Quee.6,94. \par 109.\tab CESTZNAL4 DI SENNOM (si tads), ()Saw, U.S Pistorav,\bullet c Gologove \par prodiszioledi eicte-te wattot, elle Z. proseguitel Ono <21 rim;\tab CiPhytetiota \par 59 \par \par \par 99\tab \par \par 101\tab \par 103 \par \par \par 1( \par 107 \par se.\tab ------- - \par .0! -- -- \par \bullet \par 16 \par B ELLEZZA \par a collaborazione, fin dal 1942, alla rivista Bellezza costituisce la prima \par traccia di un contatto di Edina con Gio Pond. Nell'abbandonare la dire\'aczione di Domus nel 1940 (l'avrebbe ripresa nel 1947), l'architetto e designer milanese aveva varato altri due progetti editoriali: i1 primo era quello di Stile, che doveva costituire un'altemativa a Domus, it secondo riguardava un men\'acsile di moda ispirato a testate straniere quali %gut e Harper's BAZ447; che ini\'aczialmente si sarebbe dovuto chiamare Linea, e che poi divenne Belkza. Non riuscendo a far valere le proprie idee nel comitato direttivo, presieduto da Cipriano Efisio Oppo, Ponti lasciava la redazione nel luglio 1943, ma conti\'acnuava a guardare con simpatia a Belleaa;40 e possibile che sia stato lui a invi\'actare Edina a lavorare per la rivista, cosi come aveva facto per altri illustratori, o che I'abbia conosciuta durante it periodo della sua collaborazione, alla qua- le la predisponeva la recente esperienza compiuta nel campo della moda. 11 contributo dell'artista a Be/i=a, mensile i1 cui lusso ed eleganza in tempo di guerra non possono oggi che stu\'acpire, avra una certa continuity fino a meta decennio, pur senza assu - mervi un peso paragonabile a quello di Brunetta, I'illustratrice principale, o di Pallavicini. Edina vi pubblica copertine, pagine di figurini - non 'e chiaro se il suo apporto si limiti alla trascrizione grafica o comprenda an\'acche l'ideazione dei modelli - e occa\'acsionalmente disegni pubblicitari, che ne rivelano la completa trasfonnazio\'acne stilistica rispetto agli anni Trenta. Nelle copertine (fig;. 110-111), ab\'acbandonato i1 contomo netto e le cam\'acpiture di tinte unifon-ni di gusto de\'acco, adotta soluzioni piu pittoriche, con soffici stesure di colore che, se ri\'acflettono I'evoluzione generale del cli\'acma figurativo milanese negli ultimi anni, sotto I'influsso del gruppo di Cormte, guardano pero soprattutto a \par 110.\tab Cop atioa 2.2.11a, Agra.\'b0 1444 \par 111.\tab C p trina Ballima,genvezio 1 N7. \par 110\tab \par \par 62 \par \par BELLEZZA \par I \par ill c4/. dli 6:04see.titht;, . .. \par :1s I:\tab . .4",' \par -...\tab . \par .. , \par \bullet \par Ill \par - \par 63 \par TRA SPECCHI E CRISTALLI \par incontro con Gio Ponti da luogo a un rapporto di stirna e di amicizia, \par sul quale, disperse le lettere scarnbiate tra i due, abbiamo rare notizie al di la di quelle offerte dalla sporadica docurnentazione del lavoro di Edina su Domus e dalla pubblicazione su St4 nel 1946, di un suo articolo, l'unico scritto che di lei si conosca.41 Al 1946 sembra da ricondurre anche l'inizio della loro collaborazione: in quell'anno Ponti inserisce dei trompe-l'oeil del\'acl'artista in alcuni suoi tavoli prodotti da APEM e Radice, uno dei quali fi\'acgura nell'irnportante rnostra Lo stile ndl'arrdamento mono, allestita nel\'acl'atelier milanese di Fede Cheti, organizzatrice e promotrice culturale oltre the creatrice di tessuti di arredamento. \par E un moment\'b0 cruciale per le sorti di quello che diventera it design italiano: it mornento in cui, nel Paese appena uscito dalla guerra, architetti, artisti e imprenditori si lanciano caparbiarnente nello sforzo della ricostruzione, e nelle citta del Nord anoora devastate la produzione di mobili e di oggettistica comincia a risollevarsi sulla spinta di un irnpegno e di un entusiasmo collet\'activi. Se l'interesse dell'avanguardia del design si orienta verso la creazione di arredi a basso costo, capaci di conciliare qualita estetica e funzionalita,42 c'e perO posto anche per l'oggetto eccezionale; Ponti - da sempre araldo di una modemita fondata sulla tradizione e sulla valorizzazione dell'arte e dell'arti\'acgianato italiani -e attivo sull'uno e sull'altro versante.43 Cosi, mentre realizza progetti innovative per la produzione di serie, dai suoi "divertin-ienti" con Piero Fornasetti nascono mobili e ambienti stravaganti e pieni di sorprese, interamente rivestiti di motivi ornamentals." \par II gusto esuberante di Fomasetti non manta di esercitare qualche influsso su Edina, che almeno dalla fine degli anni Quaranta e in rapporto diretto con lui: nel 1949 lo aiuta nella decorazione \par 118. && ,a Afr.a.1(smonada de-tezz nelici prima fila) emzefito gm*? o \par a* Prot' (a tiro di les) e Thro Form/sett (second* a rinisha 4, Roma fild). \par \par 118\tab \par \par 66 \par del negozio Dulciora (fig. 127), pro\'acgettato da Pond, e una foto di grup\'acpo (fig. 118) scattata in studio negli anni Cinquanta Ia ritrae accanto a entrambi. \par Prendendo spunto dal lavoro di For\'acnasetti, Pond difende it valore di the che definisce "decorazione pure'', so\'acvrappcsta a una forma altrettanto "pu\'acra", che ne viene alleggerita e resa co\'acme incorporea: \'abSee inconolpibile un oggetto di "forma decorative", - salve - e conowbile invece Ia decorazione, sovrapposta al volume dell'oggetto e che rappresenti una espressione a se\'bb.45 Nelle sue idee, Ia decorazione deve rivestire un valore "dedicatorio", come lo aveva una volta nei manu\'acfatti d'arte religiosa e popolare: deve essere dedicata calla sirnbologia, alla scrittura, alle allusioni, alle evocazio\'acni della nostra cultura\'bb. \par In questo ambito decorativo, intessuto di riferimenti e sollecitazioni cultu\'acrali, ma che porta anche a oliberare" Ia fantasia in forme concrete\'bb, a oin\'acventare senza paura\'bb e a etrovare" seguendo anche Ia strada dell'impazien\'acza\'bb,46 rientra agli occhi dell'architetto ('opera di Edina Altara. Sulle \'b0I-me di Fornasetti, che gia verso it 1 940 aveva realizzato per rnobili di Ponti delle pitture dietro cristallo, Edina cornincia a sperirnentare questa tecnica "ingenue'', che ha ford radici nell'arte popolare. Nel negozio Dulciora, I'intera decorazione del bar 'e su vetro, e, mentre le pared sono adome di trionfi di guantiere, bomboniere e vassoi di dolci nel tipico gusto di For\'acnasetti, i1 banco mostra svolazzanti puttini e festoni che paiono ideati, ol\'actre che eseguiti, da Edina. \par Ponti, convinto fautore, fin dagli anni Trenta, dell'uso del vetro nell'archi\'actettura e nell'an-edo (ancora nel 1 941 dedicava all'argornento un fascicolo di Stile), incoraggia I'artista in questa attivita e le rende omaggio dedicando\'acle un ritratto realizzato con Ia stessa tecnica. Gli speochi e i cristalli dipinti da Edina ornano i mobili disegnati da lui, le porte delle case che arreda, gli arnbienti che progetta per i grandi transatlantici, i cui interni, trasfon-nati nel dopoguerra, diventano bandiera dell'artigianato e delle arti decorative \par \tab 119 \par Gio Pot,6, RIMATTO D.7 EDINA ALrARA, \par Cioyue'v,ta, pittura a oh' o sotto crest: IL. b, epee* rifratto idaifizzao, on4io Powe \par e oollahranice, ilmotivo della modotra Az:4ra Ovatire w,valore ailusivo e rimbolico.\tab \par \par G7 \par \par 64 \par Vo \bullet \par ,\tab\bullet\tab - \par MOM" P LA 1.711. SARTA ANTI 114 SEN. UN12.1 \'a3 NTA WNW. \par PA SI. MAW S..171 VW? I\tab atlang rn 1.1 moo I. Mom mmrobr, 1912 \par lesnan. dino. oBe0\tab /942 \par ggi5..14 \par 01:4551elfffirre4 \par on monism elegance della termini- lid come Bernardino ?daub Nelle tavole di ligurini al Irmo (ligg. 112\'ac114) - prtglighe di oonsigli su come trasfornmre gli abiti da sera in veva\'acglie o in midi abiti da cam per alfron\'actare gli in . riscaldamemo - il disegno lineare,SO fiinzionsle ally kg\'acgibiliM dei nadelli e solo di quando in spud\'b0 onthreggiato da vaporose inchiossrature, 2 pert !organ dalle calmue am, ba acquimaro un mor\'acbid\'b0 aildantento curvilineo. cbe ri\'actroviamo anclte nelle contemporanee illustrasioni per l'inlanzia (ad ssem\'acpio quells per &minor inaaidiridrie d Ciropino. gigg. 115-117. di G.M. Folds i Torres, edito da Paravia net 1947) e the formed la base dell'ulti\'acmo stile gratis\'b0 dell'artista.\tab \par \tab 11 \par \par \par \par 68 \par 121 \par \par 120-121. AT,41" URA \par 4101;1"4, 1949 \par olio sotto cns&dts a:dna,* an 80 x 101. Tema zza6 per la saki &netwo anima \par et & e del fraokAmeco Conte Grande. \par 122-114 ArArupA MOTTA CONCERT 2UG2A, ArAruRA Marn CON VEATAGLZ ANIMA MORrA CON SEANCE 1949 olio sotto \par claccx.mo \par GM 72 X 11.%S coroucem atom% Rea&zzaa pr kgia \tab Conte Biarcamano. \par 127 NEGO2ZO DUZCZORA, Milain. (1950). Il kwooe del bar; rive**\tab tan.* apinen \par >ta,\tab e rak''zZOrn d.c Ei.L4>a Afrad. \par re-amte davroziowe ri dew a Piero Forwasettr; i1 progetto compLaivo dette,N4imfr 'e diG o \par 123 \par 126 \par "PITTRICE CANTASTORIE" \par Diu che nei lavori su comrnissione, per?), Altara da it meglio di se quando \par e libera di scegliere i propri soggetti (vsi lasci fare ad essa, guai a darle not un tema: si spegne tutto>>, osservava Ponti49). Nei pannelli su specchio the realizza, sempre nel 1950, per un cassettone in radica (un modello di cui esiste anche un esernplare decorato da Pomasetti con rnotivi architetto\'acnici: poiche forma e decorazione viaggiavano su binari separati, la seconda poteva essere intercambiabile), l'artista mette in scena un piccolo apologo, tenerarnente ironico, sull'amore, la cui chiusa agrodolce e it solito triangolo (fig. 128). Lo stile e quello delle sue apse mignon di questi anni: un garbato arcaismo the strizza l'occhio a Carnpigli e allo stesso Ponti pittore, ma the ha, di suo, una naturale vena narrativa e fantastica, ricca di invenzioni deli\'accate e di poetica immaginativa. \par Dello stesso tenore sono i vetri eseguiti per un altro cassettone (figg. 129\'ac130) di Ponti, esposto nel 1951 allaTriennale di Milano e piu tardi riprodot\'acto su Domus, nel 1957, come pane dell'arredo della stanza della figlia dell'ar\'acchitetto. Qui il soggetto e it mito di Ulisse, i cui episodi sono tenuti insierne, piu the da uno svolgimento narrativo, da nessi al tempo stesso compositivi e tematici. Sul piano del mobile, Atena che guida la nave di Telemaco di ritor\'acno da Sparta sta accanto ad Eumeo con i suoi porci; sul fronte dei cassetti, Edina fonde la soena dell'incontro tra Ulisse e it fedele cane Argo e quella di Penelope tra i Proci. II ten-la ritorna in un dipinto su tavola (fig. 136) dello stesso periodo: una bionda Penelope siede al telaio, it cui asse venicale incar\'acdina la scena, separando la donna dal gruppo dei Proci e proseguendo in alto nell'albero della nave su cui Ulisse donne col capo in una mano. La freschez\'acza dell'invenzione iconografica fa tutt'uno con il ritmo serrato della compo\'acsizione, scandita dalle curve del panneggio che rirnano con i fill della tela di\'acsfatta, con la chiglia della nave, con le vele arnrnainate. \par Una sorridente mitografia Edina dispiega anche nei suoi interventi nella ca\'acsa Lucano a Milano (figg. 131-132), arredata da Ponti con dovizia di pan\'acnelli di Pomasetti, di vetri, ceramiche e altre opere d'arte. Per la "can di fantasia", come la battezza I'architetto, the nel 1952 la illustra ampiamente su Domus, l'artista crea due porte in specchio dipinte con scene ispirate alla guerra di Troia e alle stork di Atena e di Bacco, reinventando liberamente la leggenda attraverso iconografie insolite, giocose, piene di humour e di can\'acdida poesia; cosi quella di Zeus che, avendo divorato la prima moglie IvIetis, ne reca l'irnmagine nel petto, quella della nave pirata che ha rapito Bacco, \par 72 \par 128. CASSErTONE ARLBALTAWa ALZArA, act \par eanta, rag' ea ,voce s4.1e.awa? e >peerkio dipStc, \par cm243 xllOx 58. \par ahlobile 46 Go Pave: a &CI& Ni s& si &woo i palmelf.7 e span* oCpvt, appliaie aga spode& IhnoWe appartmtva alfando 45 easa laera.no &&ao Remo, propt&to\tab \par 14 \par su cui l'albero maestro mette inopinatamente tralci di vite e di edera, o l'al\'actra, lodatissima da Pond, di Ulisse the "pensa" it cavallo di legno, mentre questo, definito da una linea continua, prende forma intorno a lui come un'intuizione appena abbozzata. \par Sedotto dall'estro narrativo di questi lavori, Ponti ne presenta l'autrice su Domus con parole in cui ancora risuona qualcosa dell'accento di Giolli: qEdi\'acnaAltara, questa donna artista e artigiana, questa donna ingegnosa e imma\'acginosa, questa donna col gusto delle astuzie e malizie intellettuali, e con le virtu elementari, poetiche, barnbine e mateme ad un tempo, popolari ed au\'acguste, da cantastorie, ora non vorrebbe uscir piu - ci dice - dal ritrovato in- canto di queste favole, e vorrebbe raccontarcele, dipingendo, tutte, e racoon\'actarci un giorno anche l'antico e it nuovo testamento. Lo aspettiarno; glielo chiediamo. Essa a nata per questo. Essa venne un giomo dalla Sardegna a stupirci con deliziose e maliziose figurazioni fatte di carte colorate ritagliate di getto con le forbici e incollate su cartone: un sistema prirnitivo, infantile e donnesco, di dipingere. Quella originaria felicita di sintesi lee rirnasta quan\'acdo dipinge i suoi vetri\'bb.50 \par Le altre "favole" di Edina an-irate fino a not non sono \par pep?) dipinte su vetro. Tra di esse figurano alcuni bozzetti \par 1.29-130. \par di foulard realizzati in questi anni per Gucci (la commis-\tab CASSEITOIsE 1951 \par sione venne forse tramite Accomero, all'epoca designer\tab railed di once \par >peaoio o' \par della casa fiorentina: suo\tab famoso foulard Flom, pro-\tab tat x 1044.ipna4 \par dotto da Rodolfo Gucci per Grace Kelly). Sono were \par iLi Gio Pooe. A &lora \par esplosioni di gioia e levita decorativa in uno spazio aereo,\tab Aiwa ri eb.-vowo \par dove it disegno volutamente ignora la malizia del chiaro-\tab pawalfi 19, sit:an'o \par ei \par scuro e dove non hanno torso le leggi della prospettiva e\tab api9ae4 vpli&a5 \par ;dal\'b0\tab ogio e a) \par della proporzione. In Le vet" elei sogni (fig. 133), la griglia\tab writ. \par \par 74 \par \par di bianche lenzuola tese su corde annodate cela solo in parte un mondo di bimbi sull'altalena, di signore con rombrellino, di mietitori, fiori, case, stelle, uccelli, scale, mongolfiere, trenini, fontane e chissa quant'altro ancora; in 11 giarelino desk angioli (fig. 134), gli angeli innaffiano, pescano, vanno in barca, nuotano e prendono it sole (senza costume da bagno) tra iinpalpabili ricami di piante fiorite, in un Eden dove si aggirano pacifici serpenti e leopardi, uc\'accelli del paradiso e pantere che reggono cesti portafiori. \par Meno sfrenate che nei bozzetti per foulard, le fantasie che Edina riversa nei quadri non sono meno seducenti. I dipinti che conosciarno - non mold per la verita eseguiti su tavola di masonite o su ardesia e arricchiti da ele\'acmend di collage, hanno temi di volta in volta esotici, storici o religiosi e pullulano di richiarni alle fond figurative piti disparate, sernpre fusi pero al calore di un'irnrnaginazione del tutto personale. In I nigazzi the vanno alla \par 75 \par glleiTh (fig. 137), un olio vicino nello stile alla Penelope su tavola, Edina pensa a Giotto e alla pittura italiana del Trecento, ma, enfatizzando la rit\'acmica coreografia dei soldati, ne fa pretesto per un divertimento il cui tono infantile e fiabesco e dichiarato fin dal titolo, tratto da una filastrocca. La principessa esotica issata in groppa a un toro in un altro quadro (fig. 135), forse ancora degli anni Cinquanta, attinge inveoe alla miniatura persiana; piu tardo Padmtt.rno, fig. 138 (secondo it ricordo degli eredi, ('ultimo qua\'acdro dipinto a Milano, prima del ritomo a Sassari, verso il 1974), mescola iconografie barocche e medievali, e addirittura una vaga aura simbolista sembra di cogliere nell'abbronzata Salome the tiene sulle ginocchia la testa bionda del Battista. Un registro piu scopertamente infantile ha la stilizzazio\'acne di dipinti come /Magi (fig. 140), Pmepe (fig. 141) e I Boni (fig. 142), on personaggi tutti di pelle nera, secondo la yoga delle iconografie religiose di arnbientazione africana. \par \tab \tab 131. Llt" 0.1.wa intovi iG cat. Lucano \par Milano, 1951. \par aorta: eit re..ssebfrme \par 41 ,,,il RC Sp \'a344i0 SW 0 \par Edipez A&ca \par \tab\tab \par 131\tab\tab 132 Por\bullet ,van* \par 414,1,t, cow >ton' e Atmaper eacze LaetzSVO Milewo, 1951. \par \par 76 \par \par LL \par Z ft \par \par 133. LE VELE DEISOGIC ap,v1 Cinquemta studio pa ficzkri, &wet sa cirea, ern 99x 92 \par 78 \par \par 134 E. GIARDLN70 DEGLI ANGIOLZ &V)D\bullet Cioeremta >tao ptr fiulard diod set d Eds;vez ncnre a &wird del cage: ifasli sow* comport' da caves s ale 46 luddre& \par di n dat bonS oodulai permirneezzdme I a siwzime. \par 79 \par di Edina, riscoperta come illustratrice tra gli anni Ottanta e i Novanta, quindi conside\'acrata per l'attivita di onarnista e menzionata di sfuggita per gli interventi nella decorazio\'acne e nell'an-edo a fianco di Pond. Ancona rneno conosciute di lei, Lavinia e Iride sono rimaste confinate la prima nell'arnbito di mostre e repertori specialistici dedicati alla ceramica e alla pittura nag, la seconda nel\'acI'orizzonte - altrettanto circoscritto - delle rassegne artigiane. \par Sul destino delle tre sorelle ha inciso la To\'acro oollocazione in un ambito di attivita, quello delle arti applicate, a lungo conside\'acrato secondario, nel contesto della ridefini\'aczione del campo operativo dell'arte che prende forma tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Parallelamente al so here del Modemismo, infatti, le donne vengono sospinte ai margini del terreno dell'arte per mezzo di una duplice strategia di esclusione e di demarcazione degli arn\'acbid creativi, attraverso it rafforzarsi della distinzione tra arti "maggiori" e "minori" da un lato e, dall'altro, della contrapposi\'aczione tra dilettantism\'b0 e professionismo.2 I I processo di costruzione dell'identita del\'acl'artista modemo, avviato in quel periodo, si basa sull'ernarginazione delle donne, di un "proletariat\'b0 artistico" fernrninile la cui crescita era stata nell'Ottocento rapidissi\'acma . Con un movi rne nto simrnet rico a quello che lo portava ad aprire nuovi spazi operativi per l'avanguardia, it Ivlodemismo puntava a contenere la pressione delle artiste, e simultaneamente a relegare le donne - tune - nel ruolo delhal\'actro", del "diverso" in opposizione al quale si veniva costruendo la nuova iden\'actita maschile. Contro questo sfondo va oonsiderata la storia di EdinaAltara e delle sorelle, storia di una negoziazione continua tra scena domestic:a e scena dell'arte, dimensione privata della creativity e riconoscimento pubblico di un ruolo sociale, tra essere e apparire. \par 2\tab \par \tab \par \tab JJU(, \par \tab \par \tab 2-3 &Lila At Era Patin cnterne figure gento 'cc sp toe/. aidato, oomice &pip& egrifiat4 43.2:c33,2 \par 148 MADONNA(am i Sessant) \par aollv rite Ste7,14:11%; pitatra a oh tautO , filo ilorgeoto AZ sp tan.* aeidatn, *owl ce.a.Wv,ta e trees cm, 432 x33,2 \par 149.\tab MADONNA (&mi Sasapta) cakes: di carte st.ampak pittura a oh \par SYSCL,..61, fit) 414,:eMt0 sizsp.eano &&at, \par cornice Sot& egraa, al 43 x 28. \par 150.\tab MADONNA (si Se...qtota) \par eolkse di atilt: r&tnpats pittura a oh covulde n, end, rtegwo.; pesmo, filo darga, to Az sp. &Nei* acidzdo, cornice 4 eta egreda, cm 447 x.344 \par 9 2 \par un'organizzazione religiosa, la Casa Mamma Domenica per la Redenzione Femminile, it cui stile convenzionale e stucchevole risente pesantemente Belle direttive della committenza. l familiari ricordano di aver visto Edina piangere di rabbia mentre disegnava queste tavole ed altre simili. Ma anche verso la fine del suo percorso di illustratrice non mancano episodi in cui la felicita inventiva dei momenti rnigliori toma a riaffacciarsi: e it caso dei di\'acsegni fragili e aggraziati per L'Orso .Faso (figg. 156-159), una raccolta di ba\'acbe di Silvia Fiocchi pubblicata nel 1971. \par \par It 04R4WIRtimPs744ith4g.:. !,-"" \par 93 \par \par ;\tab ntr.ts \par it-. =la e Lt.^..*71 - Lttr: =X= \par =\tab I arr\tab r., \tab E \par E \par i =Pa I Wth \par i \par \bullet Elton,* \par 151-153. HAMM:PERI VES. 1177, `anal Cerywal&,;, cone celnrrttl. pamo, se. oh ,6e.,x-pmfin; rhpettiverneofr cm 7,5 x 7,7x \par (cevretto sicili&20):\tab 8x 52.x37 (Q".41.Wn.7.4: \par cm 7,3 x 52x38 (e 6 tutaCzamedi Osib). \par 54 \par 55 \par i \par \par 1% \par 15S \par 157 \par 159 \par 1%155. CALENDARS\'b0 CASA MAMMA DOMEWCA-MILANO, aSzit,,,,, 1 956 .1962 cm 18,3 r 141 came/dui 7,47 ere-to emmdttep,te era,* con:vas:sera o f vofret yr wfr.se di' toriet \par e afic o (orase, av,zs vemv,gli ay.), die vekiva ,Loth; &oche 792 serf 'di can,49,.. \par 156-159. revolt eteme per S Socyki, LORSO BIMBO, L'EMRCIM DEL DIAVOLO, BEATRICE E CATERWELLA, ANNA.LUNA\bullet 11615,,o, 1971. \par 95 \par LAVINIA: LO "SPECCHIO DELLA MEMORIA" \par \par 160. Lavinia ALerzeoegli e.o i GM/Cat/. \par 161 Lfrelei Altai, BAt SSMlO DI crasro (recnaaa ma and Cequantapimi \par Snw/t4), ttrarottei, 2.0 x I 25 x /3. parte efidore 4yistemeal&toto hlancosIte. \par \par Tegli anni Cinquanta, la passione 1 d decorative di Edina contagia le sorelle Lavinia e hide, che, a lei molto legate, ne avevano condiviso negli anni dell'infanzia gli svaghi creativi e la pra\'actica quotidiana di una paziente rnanua \par Nel 1955 Lavinia, durante un sog\'acgiorno a Milano, ospite della sorella, comincia a rnodellare delle figurette in terra cruda, dando vita a piccole corn\'acposizioni di terra rnitologico e religio\'acso, con un tocco ingenuo, vivace e pie- no di urnorismo. Gio Pond, che vede questi lavori in casa di Edina, nee subi\'acto colpito e ne pubblica alcuni nel nu\'acmero di dicembre di Domus: Lequattro Stagioni e La fiega in Egitto. Specie nelle Stagioni- lEstate nuda con un pescio\'acne in mano e it sole che le splende su una gamba, l'irsuto Inverno, la NM d- yens e l'Autunno inghirlandate di fiori e di grappoli - la deliziosa ironia dell'in\'acvenzione va unita a un senso della for\'acma che potrebbe far pensare a un arti\'acsta molto piu esperto. \par Questo primo exploit non ha per6 segui\'acto irnrnediato: passano alcuni anni prima che Lavinia riprenda con continuity i suoi esperimenti plastid; e probabilrnen\'acte la rnorte precoce del figlio Mario, nel 1960, che la spinge a dedicarvisi nuova\'acmente. Le sculture, on realizzate in terra\'accotta, vengono fissate a tavole di legno consunte dal tempo, in modo da ottene\'acre l'effetto di un rilievo (cosi si presenta\'acno oggi anche Le rattro &Vont nate \par 10 \par 96 \par \tab 162 \par come figure autonorne; fig. 162). Lavinia predilige i sog-\tab 162 Leweia Akir4 \par LE QUA \par getti religiosi, e come la sorella sa trovare lo scatto fanta-\tab sr/4m MID \par m (1 255) \par stico che rinnova iconografie risapute: si veda, in La\tab aseild \par creavione (fig. 163), Rio raggiante in mezzo all'univer-\tab Repporto \tab ?0,24 \par cm32.2:c 711,5. \par so, democraticamente affiancato da Adamo e da uno \par scimpanze (in ornaggio alle teorie darwiniane?) e attor \par niato da rnostri preistorici da far spavento a Godzilla; o, nella Cacciata dal Pa\'acmdiso ternsta, pane di un trittico realizzato verso it 1957 e dedicato ad Ada\'acm\'b0 ed Eva, i Progenitori avviarsi su un sentiero irto delle non metaforiche spine di un grosso cardo, mentre gli animali dell'Eden cominciano a sbra\'acnarsi vicendevolmente. Lavinia sembra spontanearnente riecheggiare it toc\'acco ruvido ma efficace dei tagliapietre rornanici, nelle proporzioni dei perso\'acnaggi alterate in funzione espressiva, nel modo di risolvere i dettagli di un panneggio, la forma di un albero o un elemento di architettura. \par Alla scultura si affiancano phi tardi it collage e la pittura. primi collage so- no composizioni di fiori e insetti, di uccelli e rninerali, ritagliati da riviste, montati su vetro trasparente o opalino e racchiuse entro cornici blanche: opere dallo schietto valore omarnentale, difficilrnente separabili dagli am- blend per cui furono realizzate. Poco dopo Lavinia si dedica al collage, creando, con figure di carta ritagliata dipinte da lei stessa, scene che rievoca\'acno it mondo della sua infanzia; quindi, dalla fine degli anni Sessanta, co\'acmincia a trasferire in pittura quegli stessi soggetti. I suoi dipinti - esposti con successo in diverse rassegne di arte nail- rievocano i rid giornalieri della borghesia nella Sassari del primo Novecento, la passeggiata, it to in giardino, la prima a teatro. II piccolo mondo che queste tele descrivono - non troppo lontano da quello dei collage "ottocenteschi" della sorella - pub oggi appari\'acre oleografico con it suo scenario di giardini ben pettinati, di monumenti \par 97 \par \par Ie. Lsixia Akira, LA CREAZONE (secondetrnethermi Ciweernta\'acpimi SEscearta) tarezcoitio Anon* n, Ie an 77,5 x 135 \par 98 \par \par \par }